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Tristezze della luna

Nei suoi sogni la luna è più pigra, stasera:

la tristezza della luna Baudelaire

come una bella donna su guanciali profondi,
che carezzi con mano disattenta e leggera
prima d'addormentarsi i suoi seni rotondi,

lei su un serico dorso di molli aeree nevi
moribonda s'estenua in perduti languori,
con gli occhi seguitando la apparizioni lievi
che sbocciano nel cielo come candidi fiori.

Quando a volte dai torpidi suoi ozi una segreta
lacrima sfugge e cade sulla terra, un poeta
nottambulo raccatta con mistico fervore

nel cavo della mano quella pallida lacrima
iridescente come scheggia d'opale.
e, per sottrarla al sole, se la nasconde in cuore.

Boudelaire

 

Commenti

  • monica 4956 giorni fa

    Canto d'autunno

    image

    Presto c’immergeremo nelle fredde tenebre;
    addio, vivida luce di estati troppo corte!
    Sento già cadere con un battito funebre
    la legna che rintrona sul selciato delle corti.

    Tutto l’inverno in me s’appresta a rientrare;
    ira, odio, brividi, orrore duro e forzato
    lavoro e, come il sole nel suo inferno polare
    il cuore non sarà più che un blocco rosso e ghiacciato.

    Rabbrividendo ascolto ogni ceppo che crolla;
    non ha echi più sordi l’alzarsi di un patibolo.
    Il mio spirito è simile alla torre che barcolla
    ai colpi dell’ariete instancabile e massiccio.

    Mi pare, cos’ cullato da questo tonfo monotono,
    che una bara qui accanto si stia inchiodando d’urgenza.
    Per chi? - E’ autunno: soltanto ieri era estate!
    Questo suono misterioso sa di partenza.

    Boudelaire