Largo ai matti di carnevale, del primo aprile, di tutte le stagioni. Largo a chi è disposto a rischiare.
Penso alla mia amica Jessica, che indossa la maglietta del figlio ed il suo berretto da giocatore da baseball.
Con la mazza tra le mani, attende in posa sulla base.
Risponde al primo lancio troppo presto, al secondo troppo tardi, al terzo si ritrova fuori, come le capita in tutte le partite della stagione.
Jessica gioca a baseball perchè la sua ditta ha una squadra ufficiale.
Benchè totalmente sprovvista di doti atletiche, ha ceduto alle insistenze dei colleghi.
Ora sta scoprendo i vantaggi che acquista chi accetta di esporsi al ridicolo.
Jessica afferma che i colleghi, lungi dal disprezzarla per il suo pessimo gioco, hanno molta simpatia per lei perchè è una che si butta.
Anzi, si sono impegnati, nel caso in cui la mazza riuscisse a toccare la palla, a proclamarla miglior giocatrice dell'anno.
Ha scoperto che ci si può divertire molto nel fare qualcosa per cui non si è proprio tagliati.
Mi piacciono quelli come Jessica che fanno ciò che hanno deciso anche a costo del ridicolo.
Sono quelli che trovi su un campo da tennis con la racchetta in mano e che non riescono a colpire la palla nè di dritto nè di rovescio.
Gli stessi che, pur essendo goffi come orsi, non esitano ad esibirsi in sala da ballo.
Oppure, quelli che senza riuscire a piegare le ginocchia o a tenere gli sci sia pure vagamente uniti, non esitano a lanciarsi giù per le piste innevate.
Emily andò in Francia per una vacanza di dieci giorni tutto compreso, ed il suo francese era veramente penoso.
Le avvano detto che i parigini ostentavano un condiscendente disprezzo verso coloro che parlavano male la loro lingua.
Ciononostante, lei parlò francese con tutti: nei musei, nei caffè, sugli Champs Elysèes.
Non si fece nemeno scoraggiare dai francesi che cortesemente gli chiedevano se sapesse parlare francese, ignari che proprio in quella lingua lei li stava apostrofando.
Umiliante? Certo non per Emily.
Ci mise poco a capire che molti francesi, pur rabbrividendo per il suo francese dopo un poco restavano incantati dalla sua joie de vivre, ammirandola ed esprimendole simpatia per quel suo provarci ad ogni costo.
Largo ad Emily ed a quelli capaci di rischiare il ridicolo.
In questo gruppo si trovano tutti coloro che hanno voglia di imparare qualcosa di nuovo: in campo artistico, fisico ed intellettuale, anche se difficile.
Le persone che vogliono fare qualche passo nella vita devono avere il coraggio di esporsi talvolta al ridicolo.
Se rischi, un giorno forse potresti ridere con un certo orgoglio al pensiero del coraggio che hai sfoderato per fare quello che non sapevi fare.
Dovremmo essere consapevoli che potremmo rimpiangere amaramente la decisione di non correre il rischio del ridicolo.
La Rochefoucauld diceva: - Chi vive senza un pizzico di follia non è saggio come pensa di essere -.
Bando alla paura del ridicolo!
Abbiamo sempre l'età per tentare qualcosa di diverso e di piacevole, anche se impegnativo.
Quel che conta è la voglia di vivere.
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