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La Siae non cede sui trailer

Anche i blog personali che, grazie a Google AdSense, generano ricavi, devono pagare la tassa per pubblicare trailer sul sito. La Siae punta a monitorare i social network

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Le esenzioni non fanno rima con la Società degli autori ed editori (Siae). Anche i blog personali che, grazie alla pubblicità di Google AdSense, generano ricavi, non si possono configurare semplicemente come amattoriali, ma devono pagare la tassa (1800 euro all'anno) per pubblicare trailer sul proprio sito. Stefania Ercolani, direttore dell’Ufficio Multimedialità della Siae, non ammette deroghe od eccezioni: la musica su un sito si paga. Punto e basta.

La Siae passerà a monitorare i social network. La Siae fa solo distinzioni fra siti non a scopo di lucro e siti commerciali; ma lo “scopo di lucro” c’è anche laddove il sito amatoriale partecipa al circuito di Google AdSense.

Il dilemma sui trailer era sorto quando a un network era stata chiesta la tariffa di 1800 euro l’anno per pubblicare i trailer cinematografici. La Siae si rifiuta di considerare i trailer “pubblicità”, per indurre gli utenti ad andare al cinema, ma contesta la violazione del copyright per chi non paga il balzello Siae.

La Licenza ” riguarda siti che hanno trailer, spezzoni ed altri contenuti video con colonne musicali fino a 10 ore di durata, non un estratto inferiore a 40 secondi”. L’embedded da YouTube è a rischio, anzi è da evitare per chi ha un sito con pubblicità, ma il link diretto è invece ammesso.

La Siae sta pensando di “regolarizzare la propria posizione con la licenza trailer triennale che stiamo vagliando”.

 

Fonte: https://www.itespresso.it/

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