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Liberalizzazioni, SIAE si oppone

Il decreto Cresci-Italia, varato dal governo Monti, spinge all'abbattimento di molti monopoli, tra questi vengono intaccati la SIAE (Società Italiana Autori ed Editori) e l'IMAIE (Istituto Mutualistico per la tutela degli Artisti Interpreti ed Esecutori).

 

Inutile dire che i dirigenti delle due agenzie si sono dichiarati contrari alle liberalizzazioni nel settore in cui operano, adducendo, tra l'altro, motivazioni che potrebbero scatenare ilarità generale, se non lacrime amare per la convinzione con la quale questi signori mentono spudoratamente.

 

Ecco un estratto della lettera inviata dall'IMAIE alla Commissione Industria del Senato:

"In uno scenario in cui la pirateria audiovisiva sta raggiungendo dimensioni allarmanti, invece di promuovere una convergenza di interessi e favorire la coesione di tutte le categorie penalizzate, l'intervento governativo andrebbe a spaccare e dividere i titolari dei diritti connessi (produttori, artisti musica, artisti audiovisivo), in totale controtendenza da quanto avviene in altri paesi"

 

Vorrei sperare che in Commissione non prendano per oro colato queste parole perchè, prima di tutto, è totalmente falso il paragone con gli altri paesi, soprattutto europei, nei quali, per i settori in cui operano SIAE ed IMAIE, vige il libero mercato fondato su concorrenza e dinamismo.

 

In secondo luogo, già l'Autorità Antitrust, lo scorso anno, aveva dichiarato che il monopolio IMAIE fosse in contrasto con le direttive europee.

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Signori dirigenti di SIAE ed IMAIE vorrei dirvi due paroline: avete una bella faccia tosta a voler difendere l'indifendibile, due enti parassiti, inefficienti e monopolisti. Nonostante le prerogative di dominanza assoluta nel vostro settore, risultate perfino inefficienti (la SIAE è commissariata e con 800 milioni di debiti verso i propri assistiti, ovvero gli artisti italiani).

 

Se i vostri enti non producono, non fanno ciò per cui sono stati creati, ma spendono e servono soltanto ad ingrassare voi dirigenti, voi potete difenderli come vi pare, ma per il resto dell'Italia siete e rimarrete sempre un CANCRO da estirpare.

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