Raul Bove mi piace 2966 giorni fa
Lo scorso settembre, ricercatori italiani, durante un esperimento che vedeva coinvolti l'acceleratore di particelle del Cern di Ginevra (il Large Hadron Collider) e il laboratorio dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare che si trova sotto il Gran Sasso, rilevavano che alcuni neutrini avevano superato la velocità della luce (300.000 Km/s).
I neutrini, sparati dall'acceleratore LHC di Ginevra, avevano percorso i 700 KM che separano il Cern dal laboratorio del Gran Sasso impiegando 60 millesimi di secondo in meno rispetto al tempo che avrebbero impiegato se avessero viaggiato alla velocità della luce.
Il risultato è stato d'apprima diffuso, poi smentito, infine si è scelta la via della cautela, spiegando che servivano ancora diverse conferme per avvalorare una scoperta che avrebbe potuto mettere a soqquadro le basi della Relatività einsteniana.
I ricercatori hanno controllato pezzo per pezzo le complesse apparecchiature utilizzate nell'esperimento e sembra che abbiano scoperto un errore, un pezzo di fibra ottica difettoso, un cattivo collegamento tra fibra e computer, in grado di causare esattamente un ritardo di 60 secondi nella rilevazione della partenza dei neutrini.
Ora si cerca di appurare, all'infuori di ogni ragionevole dubbio, che la causa dell'errore sia proprio il cattivo collegamento, ma c'è quasi la certezza aver trovato un risultato impossibile, i neutrini non possono superare la velocità della luce.
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