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Guardia di Finanza milioni sequestrati: ‘ Rom spacciatori, usurai e ladri ’

equestri preventivi in corso dall’alba di oggi a Pescara da parte di Guardia di Finanza e Polizia di Stato, nei confronti di famiglie Rom, nell’ambito di una inchiesta della Procura della Repubblica di Pescara. Il sequestro è scaturito in base ai sensi del Decreto Legislativo 159/2011 noto come Codice Antimafia per illecito arricchimento. In particolare le forze dell’ordine stanno sequestrando due immobili, fra cui una villetta del valore di 500 mila euro e due autovetture. Decine gli uomini impiegati. In mattinata verranno forniti ulteriori dettagli. I sequestri effettuati all’alba di oggi a Pescara da Polizia di Stato e Guardia di Finanza riguarda tre sequestri di beni mobili ed immobili per un valore di circa 500 mila euro nella disponibilità delle famiglie di etnia rom Ciarelli e Spinelli. In particolare, nei confronti di alcuni appartenenti alla prima famiglia, è stato sequestrato un villino con annesse aree pertinenziali, ubicato in via Sacco e fittiziamente intestato a una terza persona. Nei confronti della famiglia Spinelli, invece, sono stati sequestrati un immobile, sito in via Orta, e due autovetture. Una terza autovettura viene ancora ricercata. I due clan familiari, scrive una nota congiunta «sono costituiti da numerosi membri che sono risultati, quasi tutti, gravati da significativi precedenti penali per traffico di stupefacenti, reati di tipo predatorio ed usura, e quasi tutti risultano privi di attività lavorativa. Alle operazioni odierne hanno preso parte anche gli uomini della Squadra Mobile di Pescara e dei Baschi Verdi della Guardia di Finanza, oltre che della Divisione Anticrimine della Questura di Pescara.

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Le indagini condotte dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Pescara, che hanno dimostrato la manifesta sproporzione del patrimonio mobiliare ed immobiliare delle famiglie rom rispetto alle condizioni economiche delle stesse, da cui è scaturito il sequestro ai sensi del Decreto Legislativo 159/2011, noto come Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione». «L’incisiva azione svolta in sinergia tra le Forze dell’Ordine ha permesso, dal 2007 ad oggi, di pervenire all’adozione di provvedimenti ablativi per complessivi 35 milioni di euro circa e di 115 misure della sorveglianza speciale in capo ad altrettante persone». Proprio nelle ultime ore la Corte d’Appello di L’Aquila ha confermato i provvedimenti di confisca effettuati da Finanza e Polizia di Stato nel novembre 2011, nei confronti delle famiglie di Umberto Spinelli e Ferdinando Spinelli, per un valore di 5,5 milioni di euro in beni mobili, immobili e conti correnti bancari e postali.

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