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23 maggio le stelle cadenti ... sulla luna

Nella notte tra il 23 e il 24 maggio la Terra passerà attraverso la nube di polveri e detriti lasciata dalla cometa 209P/Linear nel suo passaggio vicino al Sole e sarà l'occasione di vedere un certo numero di stelle cadenti . Lo sciame è stato "battezzato" Cameloparditi, dal nome della costellazione della Giraffa, in latino Camelopardalis, nel quale si potra vedere.

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L'osservazione in Italia
Per osservarle il momento migliore è nella notte di venerdì e prima dell'alba di sabato. Il picco dello sciame meteorico è previsto per le ore 8:00 ore italiane di sabato 24 mattina e noi europei siamo un po' sfortunati. Ma per la Terra si tratta di uno sciame meteorico nuovo - non ci siamo mai transitati prima d'ora - e potrebbe riservare sorprese positive (o negative) per intensità e tempistiche. Ma sopratutto - per noi italiani - potrebbe essere l'occasione di osservare le meteore impattare sulla Luna.

Impatti lunari
Come spiega bene l'Osservatorio Perinaldo di Imperia, diversi modelli teorici prevedono che lo sciame delle Cameloparditi coinvolgerà anche la Luna. 

Le eventuali cadute di meteore sul suolo lunare saranno visibili come piccoli lampi contro il paesaggio lunare oscurato (la Luna sarà in fase calante e perciò molto in ombra). 

Per la visione casuale degli impatti di meteoriti lunari gli astronomi dell'Osservatorio Perinaldo consigliano di dotarsi di un telescopio di almeno 100 mm e ingrandimenti da 40x fino a circa 100x. Un ingrandimento maggiore risulterebbe inutile in quanto limita il campo visivo. 

Come vedere gli impatti lunari
Per osservare le cadute di meteore ci vogliono pazienza e una sorta di vigilanza casuale. In altre parole, non guardate in modo troppo concentrato. Cercate di rilassare gli occhi, mentre tenete sotto controllo l’immagine. 

Dall’Italia la Luna sorgerà intorno alle 3:30, purtroppo non resterà molto tempo prima dell’inizio dell'alba mattutina, varrà comunque la pena tentare un monitoraggio!


fonte

E se proprio non riuscite a vederle ad occhio nudo, provate a seguirle in streaming sul sito del Virtual Telescope Project

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