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Equitalia Riforma in arrivo - IMPORTANTE

  • Pubblico
Raul Bove 3433 giorni fa

Sì del Governo al piano pluriennale fino al 2031 per cancellare i crediti affidati agli agenti della riscossione e dichiarati inesigibili.

 condono equitalia

Grosse novità in arrivo riguardo la riscossione dei crediti cosiddetti “inesigibili” da parte di Equitalia.
In primis il Governo ha annunciato che, con la nuova legge di Stabilità, verranno riaperti i termini per chi è decaduto entro il 30 ottobre scorso dalla rateizzazione delle cartelle esattoriali di Equitalia. Per ottenere un nuovo piano di rateazione in 72 mesi bisognerà presentare domanda entro il 30 giugno 2015.
 
La novità più interessante, invece, riguarda tutti i crediti inesigibili, ovvero quelli che,  l’Agenzia diriscossione non è riuscita a riscuotere e che costituiscono oramai la massa critica del totale per un importo di 545 miliardi mai incassati dai contribuenti. Equitalia si appresta ad effettuare una verifica su tali arretrati, ma la mole di lavoro è tale da minacciare il blocco di tutti gli uffici.
 
Per evitare ciò, si vorrebbe scadenzare i tempi di lavoro. Secondo un’idea contenuta in un emendamento alla legge di Stabilità di prossima approvazione si potrebbe invertire il calendario, avviando PRIMA il procedimento per le cartelle più recenti, e poi procedendo a ritroso con quelle più VECCHIE.

Entro il 2017, dunque, verrebbero gestite le cartelle inviate nel 2014 e poi, ogni dodici mesi, si ritornerà indietro di un anno. In questo modo, per esempio, le cartelle del 2013 verranno affrontate nel 2018, quelle del 2012 nel 2019 e così via, fino a chiudere nel 2031 le partite risalenti al 2000.
 
Non tutte le cartelle arretrate, però, verranno passate al setaccio. Nel rispetto, infatti, del principio di “economicità dell’azione amministrativa”, gli enti creditori (per es. Inps, Agenzia delle Entrate, ecc.) si limiteranno a effettuare verifiche a campione, in genere sul 5% delle vecchie cartelle, concentrandosi principalmente su quelle più pesanti (si stima che l’80% delle mancate riscossioni fino al 2012 si riferisce a contribuenti che hanno un debito col Fisco di oltre 500mila euro a testa).
 
Effettuata quindi la verifica della inesigibilità delle cartelle vecchie, ci sarà la definitiva “rinuncia alla pratica” da parte di Equitalia che “restituirà” il credito all’ente titolare. E probabilmente, il contribuente che chiederà un estratto di ruolo riguardante la propria posizione, presso gli uffici di Equitalia, si troverà con la bella sorpresa della “fedina fiscale” immacolata.

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