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Autodifesa con il selfie-stick - CORSI

I “selfie stick”, non son null'altro che i bastoni che aiutano a farsi un selfie ad una distanza maggiore rispetto a quella del braccio, sono sempre più diffusi, specie tra i giovanissimi ed i turisti, per quanto molti li considerino una cosa stupida ed inutile.
Una palestra russa ha però trovato il modo di trarne profitto ed ha scoperto un nuovo modo di utilizzo per i selfie-stick: l’autodifesa.

Nel presentare il nuovo corso,  la palestra M-PROFI, che ha lanciato l’idea, ha spiegato che, in molte città le aggressioni ai turisti, spesso da parte di immigrati, specie a scopo di rapina, sono frequenti e l’unico strumento di difesa che molti viaggiatori hanno sempre con sé è proprio il “selfie stick”.

mpd-fight

Peraltro, spesso è proprio l’uso del “bastone da selfie” che tradisce lo status di turisti, rendendo evidente ad eventuali malintenzionati proprio il fatto che si tratta di persone in vacanza o comunque non pratiche del luogo.

L’idea di usare il selfie stick come arma di difesa si sta rapidamente diffondendo in tutto il mondo, ed è nato anche una sorta di arte marziale chiamata “mpd-fight”, dove “mpd” sta per monopod (monopiede), il nome con cui talvolta viene chiamato il selfie stick nei paesi anglofoni (per assonanza con il classico treppiede).

Per imparare l’autodifesa con selfie-stick basterebbero appena 5 lezioni, e sarebbe efficace anche con aggressori che hanno una preparazione di boxe, lotta o arti marziali.

 

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