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I campi Geomagnetici: Invisibili Compagni della Nostra Vita


La terra genera un campo magnetico che avvolge tutto distribuendosi in una rete di vettori ad andamento incrociato con direzione nord-sud ed est-ovest.

Questa rete, scoperta dall'ingegnere tedesco Hartmann, è costituita da maglie rettangolari con lati di 2 e 2,5 metri e copre tutta la superficie terrestre.

Campi magnetici terrestri

In corrispondenza degli angoli di ogni maglia ( i cosidetti " nodi di Hartmann ") si ha la massima intensità di campo magnetico.
Questa intensità varia, entro certi limiti, in relazione alle condizioni locali della terra 
( posizione geografica, altitudine, presenza di corsi d'acqua sotterranei, cavità nel sottosuolo ), ma è sempre tale da influenzare negativamente molti organismi viventi, fra cui l'uomo.

 

Gli organismi viventi sono infatti dotati di un proprio campo bioelettrico che interagisce con i campi elettromagnetici esterni; tuttavia, se questi superano una determinata intensità, l'interazione diventa dannosa e può provocare patologie e disturbi diversi: l'insonnia è uno di questi.
A Londra, per esempio, è stata statisticamente rilevata la presenza di case con una particolare morbilità dei loro abitanti, tutte posizionate in condizioni negative riguardo ai campi geomagnetici sottostanti.

La disposizione dei nodi di Hartmann all'interno della casa può essere rilevata da un tecnico, ma è anche possibile individuarla personalmente utilizzando un semplice dispositivo ( Hartmann detector ), costituito da un grosso filo di ottone che, tenuto tra i polpastrelli delle mani, oscilla più o meno a seconda dell'intensità del campo magnetico sottostante.
Camminando molto lentamente nell'ambiente che si vuol esaminare, se si incontra il " nodo magnetico ", il suo flusso contrasta con quello prodotto tra i due polpastrelli dell'operatore e l'ago del detector si mette a ruotare.
Con un minimo di pratica l'uso dello strumento diventa semplice, permettendo di costruirsi una sorta di mappa elettromagnetica della zona abitativa, in modo da riconoscere le zone critiche da evitare.

Piante ed animali reagiscono in modo differente ai campi geomagnetici: gatti e capre, per esempio, li ricercano instintivamente per dormire, in quanto addiritura benefici per il loro metabolismo; i cani, invece, tendono ad evitarli, riconoscendoli come particolarmente dannosi ( come accade per l'uomo ).
Per quanto riguarda il sonno, oltre all'esigenza di collocare l'asse del letto in direzione nord-sud ( testa a nord e piedi a sud ), è importante che la sua testata si trovi assolutamente fuori dei nodi di Hartmann.

Posizionando opportunamente il letto possono scomparire sia la difficoltà ad addormentarsi sia la tendenza ai ripetuti risvegli notturni, col risultato di un sonno più profondo e rigenerante.

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