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Facebook: dimmi cosa pubblichi e ti dirò chi sei

https://ioscrivoleidisegna.wordpress.com/2012/12/04/facebook-dimmi-cosa-pubblichi-e-ti-diro-chi-sei/
Preambolo

Strada facendo ho imparato che l’unico modo per capire fino in fondo qualcosa è viverlo. Un po’ come l’esprimere un giudizio su una città che si è visitato per qualche giorno o che si è vissuto per diversi anni.

Esprimere un giudizio su un argomento che non si è mai vissuto è, semplicemente, parlare di niente. Sono il primo che vorrebbe fare il contadino perché mi piacerebbe tornare alla terra e tutto quel che ne comporta; ho mai provato la cosa? No. Molto probabilmente quella vita mi distruggerebbe per il semplice fatto di dovermi svegliare presto e lavorare come un mulo; risultato? Sto dicendo un sacco di cazzate.

loveMeFb duck face

Da quando si è abbattuto in Italia come un tifone, Facebook (FB) è sempre stato il mio nemico digitale numero uno. E’ stato odio a prima vista. Se, come dice il poeta, l’importante non è l’arrivo ma il viaggio, FB è una rovina sia durante il viaggio, sia una volta arrivati. Mi è sembrato subito, anche in modo molto evidente, un mezzo che potesse rovinare ancora di più la capacità di costruire rapporti umani sinceri e vivere la vita nelle sue cose più semplici e genuine.

Però, nella mia grande umiltà, mi sono detto: “andare uno contro tutti è difficile quando le uniche informazioni che possiedi sono “impressioni d’autunno” e informazioni da complottista” e mi sono deciso a trasferirmi per qualche mese nel paese di FB. Prendendo la palla al balzo delle conseguenze positive che mi avrebbe portato la vita da faisbucchino, mi sono iscritto al famoso social network e, questa che trascrivo, è il mio modesto parere dopo 8 mesi passati al suo interno.

Cosa esser tu….

FB non è nient’altro che uno dei tanti social network esistenti nel mondo. Non è stato il primo e sicuramente non sarà l’ultimo. Tutti conosciamo Twitter, Linkedin, MySpace, cazz, mazz, ne esistono di ogni tipo, per ogni età.

Però se dovessi rispondere alla specifica domanda “cosa è Facebook?” non risponderei che si tratti, semplicemente, di un social network, perché non lo reputo alla stessa stregua degli altri social network citati precedentemente. Dal mio punto di vista, nello specifico, cosa è veramente FB? Tecnicamente FB è un’accozzaglia di modi diversi di interagire:

  • parlare in modo sincrono o asincrono
  • giocare
  • condividere informazioni: link, documenti, fotografie

più una sorta di sartoria che permette di creare una maschera virtuale di noi stessi, la nostra bacheca, che rappresenta tutto quello che vogliamo gli altri credano di noi, vedano in noi, percepiscano di noi.

L’ultima conseguenza di tutto questo, e penso sia questa la risposta alla domanda di cui sopra, FB è un modo per guardare e per farsi guardare.

FB, al contrario di Linkedin che si rivolge al mondo business o di MySpace che si rivolgeva soprattutto a chi componeva musica, rappresenta semplicemente le persone nella loro forma più umana, il DataBase dell’intera umanità; quindi mixando quest’idea con quello detto prima, FB rappresenta la società in quanto tale, la società dell’apparenza, dell’immagine, dove tutto si fa per apparire e dove tutti vogliono guardare come gli altri appaiono. Semplice. Ah, nessuno toglie i vantaggi di un DB così grande. Ma i vantaggi sono sempre lo specchietto delle allodole, se voglio tenermi in contatto con qualcuno so come farlo, non ho bisogno di FB.

Con i dovuti distingui che prenderemo per culo analizzeremo successivamente, su FB esistono principalmente due grandi famiglie. L’attore davanti la telecamera, lo spettatore che guarda lo schermo. Una sorta di grande fratello su un media diverso.

Se voglio andare a dormire a casa di un amico lo chiamo e dico “sto venendo a dormire da te”. Se per fare questa operazione scrivo sulla sua bacheca, non voglio dirlo a lui, voglio che tutti “i nostri amici” sappiano che io sto andando a dormire da lui.Tutto quello che pubblichiamo, tutto quello che facciamo, non è nient’altro che un modo di rendere pubbliche le nostre azioni, emozioni, voglie.

Allora stesso modo di chi inserisce informazioni, c’è chi queste informazioni vuole conoscerle, chi vive nel piacere di guardare quello che gli altri fanno. Quindi, prendendo sempre l’insieme delle persone per gaussiana, su FB le attività vengono fatte per far sapere o per sapere.

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