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Il genocidio dei popoli europei

https://www.imolaoggi.it/2016/01/10/il-genocidio-dei-popoli-europei-unica-vera-ragione-dello-stupro-quotidiano/

 

Evidentemente la stercoraria fanghiglia di barbarie allogena con la quale da anni il sistema criminale sta insudiciando queste nostre meravigliose cittá sontuose di preclara, “antica bellezza” (D’Annunzio) e sbocciate non dal nulla ma dal seme fecondo di eccelsa genialitá delle nostre encomiabili stirpi (e che pertanto dovrebbero accogliere ben altri “ospiti” che non questo indegno “primitivume” con il quale ormai siamo condannati a convivere) deve aver cominciato a spruzzare di laidume anche quei paesaggi di caramellosa iridescenza e diabetico ottimismo buonista nel quale vivono in allucinatoria e quasi lisergica beatitudine i paladini dell’infezione immigratoria se addirittura sull’Huffington Post, ovvero un giornale non proprio nemico di quest’immondizia di arrivi é sbocciato lo spiraglio di un editoriale che finalmente accenna a rompere dall’interno l’opprimente cappa dispotica dell’assolutismo immigrazionista.

Ancora scossa infatti dalla selvaggia bestialitá degli intrusi “migranti” che ha contaminato l’uscita da un anno deplorevole nel quale lo sventurato popolo tedesco é stato, bisogna riconoscerlo, la principale vittima della criminale politica di rimpiazzo etnico perpetrata dalle spregevoli consorterie che funestamente ci governano, Lucia Annunziata ha convocato gli Stati Generali delle donne europee per ragionare sulle funeste conseguenze dell’aver aperto la porta a “popolumi” che, per quanto mi riguarda, sarebbe stato meglio lasciare il piú possibile lontani dai prosperi verzieri delle nostre nazioni… noi donne europee, abbiamo bisogno di cominciare una discussione vera su quello che l’immigrazione sta portando nei nostri paesi; sul disagio, e sulle vere e proprie minacce alla nostra incolumità fisica che avvertiamo nelle strade, sui bus, nei quartieri delle nostre città.”.

annunziataPeró signora Annunziata, nonostante non possa che congratularmi per il coraggio che ha dimostrato nello scrivere un simile articolo pur sapendo sicuramente che viviamo sotto il giogo di un “regime umanitario” che non perdona certe passeggiate del pensiero fuori dai solchi dell’ortodossia giá tracciati dall’aratro della tirannia, desidero soffermarmi sull’inopportunitá di un titolo in “itañol” ovvero di uno sgorbio mezzo italiano e mezzo spagnolo, non solo perché “non passeranno” anche se ormai siamo piagati da un’epidemia di idiozia che spinge gli italiani a imbastardire sempre di piú la nostra pregiata lingua con degli inutili stranierismi non é sicuramente peggio di quel “no pasaran” che detto tra noi, quando indica un’azione futura come in questo caso si deve scrivere con l’accento perché altrimenti assume il significato di un altro tempo e modo verbale (un errore veniale certo, ma facilmente evitabile gettando nella spazzatura quel vezzo balzano di usare le lingue altrui al posto della nostra che inoltre é bellissima come dimostra, rimanendo sempre nell’ambito spagnolo, questa dichiarazione colma di ammirazione di Pedro Felipe Monlau “Todos los pueblos de la tierra oyen con gusto el italiano”… “Tutti i popoli della terra ascoltano con piacere l’italiano”… meno il nostro a quanto sembra!) ma anche perché “non passeranno” avrebbe evocato nei nostri cuori di “ancora” italiani il ricordo glorioso del Piave ed ispirato quindi un nobile afflato di eroica gagliardia sommamente patriottica!

noltre, nonostante l’invidiabile ottimismo espresso da quel “non passeranno”, purtroppo nel mondo reale é da tempo invece che passano e ripassano sui corpi delle donne europee costrette a vivere sempre di piú in una societá ridotta a una giungla di barbari…

 

Il resto nel link dell'articolo (in alto)

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