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Risultati per "10"

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  • Quanto sei acculturato? scoprilo con un quiz

    Gustavo 224 giorni fa

    Sei ignorante o istruito? Scoprilo con questo veloce quiz!

    quiz

    Istruzioni: cerchia con un pennarello le risposte che riteni corrette, in basso trovi le soluzioni esatte, non sbirciare! Alla fine ricordati di postare un commento con il numero di risposte esatte!


    1. Quanto durò la "Guerra dei cent'anni"?
    116 anni
    99 anni
    100 anni
    150 anni

    2. In quale paese si trova il "Cappello di Panama"?
    Brasile
    Cile
    Panama
    Ecuador

    3. In quale mese dell'anno i russi festeggiano la "Rivoluzione d'ottobre"?
    Gennaio
    Settembre
    Ottobre
    Novembre

    4. Qual era il nome del re "Giorgio V"?
    Alberto
    Giorgio
    Manuele
    Giona

    5. Da quale animale prendono il nome le Isole Canarie?
    Canarino
    Canguro
    Cavallo
    Cane


     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     


     

    Ecco le risposte esatte:

    1. La "Guerra dei cent'anni" duro 116 anni, dal 1337 al 1453.
    2. Il "Cappello di Panama" si trova in Ecuador.
    3. La ricorrenza della "Rivoluzione d'ottobre" cade il 7 novembre.
    4. Il vero nome di re Giorgio IV era Alberto, il re cambio nome nel 1936.
    5. Le Isole Canarie prendono il nome dal cane, in latino canis.

    Posta il numero di risposte esatte!!! ;)

  • Addio Tony Curtis

    monica 5008 giorni fa

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    All'età di 85 anni è morto Tony Curtis. Ne ha dato notizia la figlia, Jamie Lee Curtis,  citata dal sito web "Et". Curtis, il cui vero nome era Bernard Schwartz, è passato alla storia, tra l'altro, per il suo ruolo nella commedia di Billy Wilder "A qualcuno piace caldo", in cui recitava al fianco di Jack Lemmon e Marilyn Monroe.

  • Calendario maschi Olala

    Raul Bove 5008 giorni fa nel gruppo Donne in liberta'

    Dopo tanti calendari per maschietti, finalmente ne è in arrivo uno che farà felici anche noi donne!

    Calendario dei rugbisti francesi, i Dieux Du Stade, per il 2011

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  • Pensiero del giorno

    laibach 5038 giorni fa

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    Grazie al Patto d'amicizia diventato legge nel 2008, l'Italia pagherà alla Libia 5 miliardi di dollari, per il risarcimento danni della  colonizzazione!

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  • Disastri

    Ecco le peggiori realizzazioni in ambito chirurgico estetico

  • Un'ora alle Poste Italiane

    Utente sconosciuto 3038 giorni fa

    Mi è toccato spedire una lettera, una semplice busta imbottica con dentro un CD per la mia fidanzata e, purtroppo, non avevo i francobolli, quindi m'è toccato recarmi all'ufficio postale (di pomeriggio è aperta soltanto la sezione centrale) di Pisa, città in cui al momento vivo.

    fila alla posta

    Ahimè, già appena entrato ho notato l'infernale bolgia di clienti, divisi tra correntisti ed anonimi fruitori del servizio, tutti accaldati ed in cerca di un pò di frescura, chi sostando vicino all'ingresso, chi girovagando per l'area d'attesa sperando di beccare quell'alito di vento proveniente dalle finestre, i più rassegnati occupavano i posti a sedere.

    Mentre notavo con quanta lentezza gli impiegati servissero i clienti, vedo alzarsi l'addetta al mio sportello e sparire, stava servendo un ragazzo sulla trentina, che, sulle prime, mi è parso provenire dall'europa orientale.

    Dopo circa 20 minuti, la signora è tornata allo sportello con carta da pacchi, nastro e forbici, il ragazzo doveva spedire due pacchetti ma, essendo straniero, non conosceva le richieste dei nostri uffici, che non spediscono pacchetti non avvolti in qualche tipo di carta.

    Dopo aver fornito i dati per la spedizione, il ragazzo si attendeva due ricevute, una per ogni pacchetto, ma l'impiegata gliene ha fornita soltanto una. Lui ha cercato di chiedere l'altra, ma il suo italiano non è stato sufficiente, così si è voltato spaesato, cercando nella sala qualcuno che lo aiutasse.

    Ero dietro di lui ed in inglese mi sono offerto di dargli una mano, così ho scoperto che era tedesco e che mi ero sbagliato sulla sua nazionalità. In ogni caso gli faccio da interprete e spiego all'impiegata che lui sta chiedendo la seconda ricevuta, lei mi risponde che per la spedizione con "pacco ordinario, la ricevuta non è prevista".

    Il ragazzo sconsolato mi saluta con un sorriso e va via.

    Prima che ciò accadesse, stavo notando il rito che intercorre tra un cliente e l'altro: ogni volta che hanno terminato di servire qualcuno, gli impiegati non fanno scattare il numero per servire il cliente successivo, ma temporeggiano, controllano carte, si alzano, mettono a posto pacchi, oppure chiedono qualcosa a qualcuno che passa loro dietro o, ancora, scambiano 4 chiacchiere con i colleghi. Poi tornano a sedersi e, con estrema lentezza (sembra di guardare un rallenty) muovono il dito verso il pulsante che fa avanzare il contatore.

    La velocità arriva soltanto quando al numero chiamato non corrisponde cliente, allora inizia il balletto dei numeri che si susseguono a velocità supersonica, quasi che, quando chiamato, il cliente in attesa debba precipitarsi allo sportello in un battito di ciglia, pena la perdita del turno.

    Spazientito, ma per certi versi ironicamente divertito dal rito, ho cercato di cronometrarlo al meglio che potevo, beh, tra un cliente e l'altro, si arriva anche ad aspettare 5 minuti prima che il numeretto scatti di nuovo.....

    Non c'è che dire, viva l'(in)efficienza italiana!

  • Un'ora alle Poste Italiane

    Utente sconosciuto 3038 giorni fa

    Mi è toccato spedire una lettera, una semplice busta imbottica con dentro un CD per la mia fidanzata e, purtroppo, non avevo i francobolli, quindi m'è toccato recarmi all'ufficio postale (di pomeriggio è aperta soltanto la sezione centrale) di Pisa, città in cui al momento vivo.

    fila alla posta

    Ahimè, già appena entrato ho notato l'infernale bolgia di clienti, divisi tra correntisti ed anonimi fruitori del servizio, tutti accaldati ed in cerca di un pò di frescura, chi sostando vicino all'ingresso, chi girovagando per l'area d'attesa sperando di beccare quell'alito di vento proveniente dalle finestre, i più rassegnati occupavano i posti a sedere.

    Mentre notavo con quanta lentezza gli impiegati servissero i clienti, vedo alzarsi l'addetta al mio sportello e sparire, stava servendo un ragazzo sulla trentina, che, sulle prime, mi è parso provenire dall'europa orientale.

    Dopo circa 20 minuti, la signora è tornata allo sportello con carta da pacchi, nastro e forbici, il ragazzo doveva spedire due pacchetti ma, essendo straniero, non conosceva le richieste dei nostri uffici, che non spediscono pacchetti non avvolti in qualche tipo di carta.

    Dopo aver fornito i dati per la spedizione, il ragazzo si attendeva due ricevute, una per ogni pacchetto, ma l'impiegata gliene ha fornita soltanto una. Lui ha cercato di chiedere l'altra, ma il suo italiano non è stato sufficiente, così si è voltato spaesato, cercando nella sala qualcuno che lo aiutasse.

    Ero dietro di lui ed in inglese mi sono offerto di dargli una mano, così ho scoperto che era tedesco e che mi ero sbagliato sulla sua nazionalità. In ogni caso gli faccio da interprete e spiego all'impiegata che lui sta chiedendo la seconda ricevuta, lei mi risponde che per la spedizione con "pacco ordinario, la ricevuta non è prevista".

    Il ragazzo sconsolato mi saluta con un sorriso e va via.

    Prima che ciò accadesse, stavo notando il rito che intercorre tra un cliente e l'altro: ogni volta che hanno terminato di servire qualcuno, gli impiegati non fanno scattare il numero per servire il cliente successivo, ma temporeggiano, controllano carte, si alzano, mettono a posto pacchi, oppure chiedono qualcosa a qualcuno che passa loro dietro o, ancora, scambiano 4 chiacchiere con i colleghi. Poi tornano a sedersi e, con estrema lentezza (sembra di guardare un rallenty) muovono il dito verso il pulsante che fa avanzare il contatore.

    La velocità arriva soltanto quando al numero chiamato non corrisponde cliente, allora inizia il balletto dei numeri che si susseguono a velocità supersonica, quasi che, quando chiamato, il cliente in attesa debba precipitarsi allo sportello in un battito di ciglia, pena la perdita del turno.

    Spazientito, ma per certi versi ironicamente divertito dal rito, ho cercato di cronometrarlo al meglio che potevo, beh, tra un cliente e l'altro, si arriva anche ad aspettare 5 minuti prima che il numeretto scatti di nuovo.....

    Non c'è che dire, viva l'(in)efficienza italiana!

  • Non chiamatelo fascismo

    Gustavo 4629 giorni fa nel gruppo Beppe Grillo

    Pubblicato sul Blog di Beppe Grillo il 08.08.11, fa pensare

    Mi chiamo Alessio, non credo che pubblicherai questa lettera, nel tuo blog si respira un'altra aria, ma te la invio lo stesso.
    Sono un missino della generazione degli anni '70.
    Uno di quelli che si faceva i cortei a Milano e la sera era contento di essere tornato a casa sano e salvo.
    Uno che credeva in Giorgio Almirante e aveva sul comodino il libro:"Autobiografia di un fucilatore".
    Che schifava la mafia e la massoneria.
    Oggi sento dire che viviamo in un regime fascista. Ma questo vuol dire offendere il fascismo.
    Mussolini mandò il prefetto Mori in Sicilia a combattere la mafia.
    I suoi presunti eredi, i post fascisti, post missini, poi annini e poi più niente,
    si sono alleati con un partito creato da Dell'Utri condannato a nove anni per frequentazioni mafiose.
    Una generazione la mia che credeva nella Giustizia e nello Stato, a cui ha aderito persino l'Eroe Borsellino,
    che si è ridotta a fare da spalla a un cialtrone piduista e puttaniere.
    Con che faccia Fini e La Russa, uno che ha rischiato la pelle per le sue idee, in cui credevano i ragazzi della "Giovane Italia",
    si prestano a questa indegna pagliacciata?
    Se fosse vivo Ramelli, gli prenderebbe il vomito.
    A me viene lo sconforto.
    Volevamo una Patria e ci ritroviamo la Lega e il Partito del Sud.
    Gaber ha detto che: "La sua generazione ha perso", bene, la mia ha straperso e ora ci raccontano pure che ha vinto.
    Era più democratico il fascismo di questa caricatura di democrazia truccata, in cui vincono sempre gli stessi, i ricchi, i potenti.
    Il fascismo non ritornerà più, ha fatto errori imperdonabili, è morto e sepolto,
    ma durante il fascismo Gelli sarebbe finito al confino e lo psiconano in qualche varietà di provincia.
    Io credo che uno Stato non possa tollerare dei contropoteri occulti al suo interno,
    non possa abdicare al principio di Autorità, altrimenti è finito.
    Le regioni del Sud sono sotto il controllo delle mafie con cui "bisogna convivere".
    La Massoneria è più forte che mai.
    Le truppe di occupazione americane sono ancora qui dopo più di sessant'anni dalla fine della guerra.
    Le letture della mia Destra erano Guénon, Evola, Pound, Nietzsche, D'Annunzio,
    oggi ci sono i reality show anche a Palazzo Grazioli, il bordello del nuovo regime.
    Quando ci fu "Mani Pulite" eravamo il partito dell'onestà, l'unico, contro la corruzione,
    Il pool di Milano, seppure strabico verso la sinistra, era un punto di riferimento.
    Gli stessi dirigenti di allora hanno votato il Lodo Alfano, una legge miserabile che neppure il Duce avrebbe voluto.
    Per cosa?
    Per evitare la condanna per corruzione a Berlusconi, non una condanna per motivi politici, ma una per soldi, per dei miserabil soldi.
    Forse ho sbagliato tutto, come i miei dirimpettai di Avanguardia Operaia e di Lotta Continua che, comunque, hanno il mio rispetto.
    Credevamo in un'Italia migliore, ognuno a modo suo.
    Ho imparato, a mie spese, che l'italiano è un popolo opportunista a cui fa difetto la memoria."


    image
    Alessio

  • Cade il Governo....che speranze ha l'Italia?

    Utente sconosciuto 4604 giorni fa

    Cade il Governo Berlusconi....Bersani afferma "Siamo pronti a formare un governo di responsabilità nazionale."

     

    Ora io vorrei capire due cose: cosa significa "responsabilità nazionale", ma soprattutto chi ha dato il mandato a Bersani? Chi lo ha legittimato a fare il passo in avanti? Chi lo vuole?

     

    image

     

    Intendiamoci, non c'è l'ho personalmente con Bersani, il mio è un discorso generale, rivolto a tutti politici che non hanno accettato alcun compromesso parlando e straparlando di dimissioni, mentre ora si buttano come avvoltoi sulle spoglie del potere.

    Conosco bene i meccanismi della nostra democrazia, mi vanto di averli studiati nelle ore di Educazione Civica (e mi disgusta che qualcuno l'abbia abolita, ma di questo parleremo in altre occasioni). So che ora ci saranno le consultazioni e, se ci saranno i presupposti, verrà dato mandato a qualcuno di istaurare un nuovo governo ed una nuova maggioranza, altrimenti si scioglieranno le camere e si andrà alle elezioni.

    Delle due, le elezioni sono la scelta peggiore, perchè a camere sciolte non si possono votare decreti ed emendamenti ed in questo momento di assoluta emergenza, c'è bisogno di un governo operativo ed efficiente.

     

    Il Governo uscente boccheggiava già da un pezzo e solo un idiota non si sarebbe accorto che la caduta era prossima, ma, mi domando, doveva avvenire proprio alla vigilia dell'approvazione del "Maxi-emendamento"?

    Che contenesse iniziative giuste o sbagliate non è un discorso da fare ora, il punto importante, a mio parere, è che era stata l'Europa a chiederci di votarlo e di applicarlo, la stessa Europa che ha inviato degli ufficiali a Roma, con il compito di controllare l'operato del Governo e del Parlamento italiani, perchè nessuno si fida più di noi, siamo una barzelletta.

    Che figura ci abbiamo fatto oggi, facendo cadere un governo proprio quando il suo operato sarebbe stato, in termini europei, efficace?

     

    Quello che mi disgusta maggiormente, è che i parlamentari, di destra e di sinistra, sono stati tutti uniti nel chiedere a Tremonti di non decurtare le loro "striminzite" provvigioni, mentre se ne sbattono altamente dell'unità e dell'operatività di Governo e Parlamento quando c'è di mezzo il destino di una nazione.

     

    C'è speranza per la nostra Italia?

  • Cade il Governo....che speranze ha l'Italia?

    Utente sconosciuto 4604 giorni fa

    Cade il Governo Berlusconi....Bersani afferma "Siamo pronti a formare un governo di responsabilità nazionale."

     

    Ora io vorrei capire due cose: cosa significa "responsabilità nazionale", ma soprattutto chi ha dato il mandato a Bersani? Chi lo ha legittimato a fare il passo in avanti? Chi lo vuole?

     

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    Intendiamoci, non c'è l'ho personalmente con Bersani, il mio è un discorso generale, rivolto a tutti politici che non hanno accettato alcun compromesso parlando e straparlando di dimissioni, mentre ora si buttano come avvoltoi sulle spoglie del potere.

    Conosco bene i meccanismi della nostra democrazia, mi vanto di averli studiati nelle ore di Educazione Civica (e mi disgusta che qualcuno l'abbia abolita, ma di questo parleremo in altre occasioni). So che ora ci saranno le consultazioni e, se ci saranno i presupposti, verrà dato mandato a qualcuno di istaurare un nuovo governo ed una nuova maggioranza, altrimenti si scioglieranno le camere e si andrà alle elezioni.

    Delle due, le elezioni sono la scelta peggiore, perchè a camere sciolte non si possono votare decreti ed emendamenti ed in questo momento di assoluta emergenza, c'è bisogno di un governo operativo ed efficiente.

     

    Il Governo uscente boccheggiava già da un pezzo e solo un idiota non si sarebbe accorto che la caduta era prossima, ma, mi domando, doveva avvenire proprio alla vigilia dell'approvazione del "Maxi-emendamento"?

    Che contenesse iniziative giuste o sbagliate non è un discorso da fare ora, il punto importante, a mio parere, è che era stata l'Europa a chiederci di votarlo e di applicarlo, la stessa Europa che ha inviato degli ufficiali a Roma, con il compito di controllare l'operato del Governo e del Parlamento italiani, perchè nessuno si fida più di noi, siamo una barzelletta.

    Che figura ci abbiamo fatto oggi, facendo cadere un governo proprio quando il suo operato sarebbe stato, in termini europei, efficace?

     

    Quello che mi disgusta maggiormente, è che i parlamentari, di destra e di sinistra, sono stati tutti uniti nel chiedere a Tremonti di non decurtare le loro "striminzite" provvigioni, mentre se ne sbattono altamente dell'unità e dell'operatività di Governo e Parlamento quando c'è di mezzo il destino di una nazione.

     

    C'è speranza per la nostra Italia?

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