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  • Progresso tecnologico, ma dove ??

    Raul Bove 3350 giorni fa

    Innovazione ma dove ??

    Molte volte mi trovo a dissentire profondamente con quelle che sono le opinioni della maggioranza dell'opinione pubblica.
    Ad esempio in questi anni ci hanno coperto di elogi riguardo le innnovazione apportate alle automobili, con l'introduzione delle NUOVE TECNOLOGIE !!

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    Se facciamo un passo indietro però molti di noi ricorderanno che la Fiat UNO 45 ES con 810 kg (motore 903cc.) consumava 4,15 lt/100 km (c.ca 24 Km con un litro) e raggiungeva la ragguardevole velocità (per l'epoca) di 140 Km/h più che sufficiente per una famiglia per andare al mare o fare un viaggio di media portata (per quanto ci siano state persone che sono andate a Capo Nord o ci abbiano fatto 350 mila Km con la propria UNO).

    Al giorno d'oggi una equivalente Fiat Punto Classic, necessita di un motore di 1.200 cm cubi, con 55 Cv e velocità di poco superiore ai 150 Kmh consuma 5,7 litri/100 km nel ciclo combinato (quasi 2 litri precentuali in più), ed un peso di ben 1090 . L'abiltabilità è pressoche identica, ed il fascino della UNO non si discute.

    Grazie agli ultimi studi si è scoperto che anche la famigerata benzina con il piombo non era poi così male, in quanto il piombo una volta bruciato tendeva a rimanere nello scarico (e quindi in un eventuale riciclaggio veniva fuso nuovamente) oppure cadeva sul manto stradale, unendosi all'asfalto e rimaneva li' creando pochi danni all'ambiente al contrario di quanto ci hanno raccontato per anni.

    Ora per contro siamo impesati da PM10 e da altre polveri sottili non misurabili, valutate voi l'impatto sull'aria che respiriamo.

    Ma l'innovazione non si ferma !!

     

     

    A seguire BMW e idrogeno ..

     

     

  • Un'ora alle Poste Italiane

    Utente sconosciuto 3011 giorni fa

    Mi è toccato spedire una lettera, una semplice busta imbottica con dentro un CD per la mia fidanzata e, purtroppo, non avevo i francobolli, quindi m'è toccato recarmi all'ufficio postale (di pomeriggio è aperta soltanto la sezione centrale) di Pisa, città in cui al momento vivo.

    fila alla posta

    Ahimè, già appena entrato ho notato l'infernale bolgia di clienti, divisi tra correntisti ed anonimi fruitori del servizio, tutti accaldati ed in cerca di un pò di frescura, chi sostando vicino all'ingresso, chi girovagando per l'area d'attesa sperando di beccare quell'alito di vento proveniente dalle finestre, i più rassegnati occupavano i posti a sedere.

    Mentre notavo con quanta lentezza gli impiegati servissero i clienti, vedo alzarsi l'addetta al mio sportello e sparire, stava servendo un ragazzo sulla trentina, che, sulle prime, mi è parso provenire dall'europa orientale.

    Dopo circa 20 minuti, la signora è tornata allo sportello con carta da pacchi, nastro e forbici, il ragazzo doveva spedire due pacchetti ma, essendo straniero, non conosceva le richieste dei nostri uffici, che non spediscono pacchetti non avvolti in qualche tipo di carta.

    Dopo aver fornito i dati per la spedizione, il ragazzo si attendeva due ricevute, una per ogni pacchetto, ma l'impiegata gliene ha fornita soltanto una. Lui ha cercato di chiedere l'altra, ma il suo italiano non è stato sufficiente, così si è voltato spaesato, cercando nella sala qualcuno che lo aiutasse.

    Ero dietro di lui ed in inglese mi sono offerto di dargli una mano, così ho scoperto che era tedesco e che mi ero sbagliato sulla sua nazionalità. In ogni caso gli faccio da interprete e spiego all'impiegata che lui sta chiedendo la seconda ricevuta, lei mi risponde che per la spedizione con "pacco ordinario, la ricevuta non è prevista".

    Il ragazzo sconsolato mi saluta con un sorriso e va via.

    Prima che ciò accadesse, stavo notando il rito che intercorre tra un cliente e l'altro: ogni volta che hanno terminato di servire qualcuno, gli impiegati non fanno scattare il numero per servire il cliente successivo, ma temporeggiano, controllano carte, si alzano, mettono a posto pacchi, oppure chiedono qualcosa a qualcuno che passa loro dietro o, ancora, scambiano 4 chiacchiere con i colleghi. Poi tornano a sedersi e, con estrema lentezza (sembra di guardare un rallenty) muovono il dito verso il pulsante che fa avanzare il contatore.

    La velocità arriva soltanto quando al numero chiamato non corrisponde cliente, allora inizia il balletto dei numeri che si susseguono a velocità supersonica, quasi che, quando chiamato, il cliente in attesa debba precipitarsi allo sportello in un battito di ciglia, pena la perdita del turno.

    Spazientito, ma per certi versi ironicamente divertito dal rito, ho cercato di cronometrarlo al meglio che potevo, beh, tra un cliente e l'altro, si arriva anche ad aspettare 5 minuti prima che il numeretto scatti di nuovo.....

    Non c'è che dire, viva l'(in)efficienza italiana!

  • Un'ora alle Poste Italiane

    Utente sconosciuto 3011 giorni fa

    Mi è toccato spedire una lettera, una semplice busta imbottica con dentro un CD per la mia fidanzata e, purtroppo, non avevo i francobolli, quindi m'è toccato recarmi all'ufficio postale (di pomeriggio è aperta soltanto la sezione centrale) di Pisa, città in cui al momento vivo.

    fila alla posta

    Ahimè, già appena entrato ho notato l'infernale bolgia di clienti, divisi tra correntisti ed anonimi fruitori del servizio, tutti accaldati ed in cerca di un pò di frescura, chi sostando vicino all'ingresso, chi girovagando per l'area d'attesa sperando di beccare quell'alito di vento proveniente dalle finestre, i più rassegnati occupavano i posti a sedere.

    Mentre notavo con quanta lentezza gli impiegati servissero i clienti, vedo alzarsi l'addetta al mio sportello e sparire, stava servendo un ragazzo sulla trentina, che, sulle prime, mi è parso provenire dall'europa orientale.

    Dopo circa 20 minuti, la signora è tornata allo sportello con carta da pacchi, nastro e forbici, il ragazzo doveva spedire due pacchetti ma, essendo straniero, non conosceva le richieste dei nostri uffici, che non spediscono pacchetti non avvolti in qualche tipo di carta.

    Dopo aver fornito i dati per la spedizione, il ragazzo si attendeva due ricevute, una per ogni pacchetto, ma l'impiegata gliene ha fornita soltanto una. Lui ha cercato di chiedere l'altra, ma il suo italiano non è stato sufficiente, così si è voltato spaesato, cercando nella sala qualcuno che lo aiutasse.

    Ero dietro di lui ed in inglese mi sono offerto di dargli una mano, così ho scoperto che era tedesco e che mi ero sbagliato sulla sua nazionalità. In ogni caso gli faccio da interprete e spiego all'impiegata che lui sta chiedendo la seconda ricevuta, lei mi risponde che per la spedizione con "pacco ordinario, la ricevuta non è prevista".

    Il ragazzo sconsolato mi saluta con un sorriso e va via.

    Prima che ciò accadesse, stavo notando il rito che intercorre tra un cliente e l'altro: ogni volta che hanno terminato di servire qualcuno, gli impiegati non fanno scattare il numero per servire il cliente successivo, ma temporeggiano, controllano carte, si alzano, mettono a posto pacchi, oppure chiedono qualcosa a qualcuno che passa loro dietro o, ancora, scambiano 4 chiacchiere con i colleghi. Poi tornano a sedersi e, con estrema lentezza (sembra di guardare un rallenty) muovono il dito verso il pulsante che fa avanzare il contatore.

    La velocità arriva soltanto quando al numero chiamato non corrisponde cliente, allora inizia il balletto dei numeri che si susseguono a velocità supersonica, quasi che, quando chiamato, il cliente in attesa debba precipitarsi allo sportello in un battito di ciglia, pena la perdita del turno.

    Spazientito, ma per certi versi ironicamente divertito dal rito, ho cercato di cronometrarlo al meglio che potevo, beh, tra un cliente e l'altro, si arriva anche ad aspettare 5 minuti prima che il numeretto scatti di nuovo.....

    Non c'è che dire, viva l'(in)efficienza italiana!

  • Un'ora alle Poste Italiane

    Utente sconosciuto 3011 giorni fa

    Mi è toccato spedire una lettera, una semplice busta imbottica con dentro un CD per la mia fidanzata e, purtroppo, non avevo i francobolli, quindi m'è toccato recarmi all'ufficio postale (di pomeriggio è aperta soltanto la sezione centrale) di Pisa, città in cui al momento vivo.

    fila alla posta

    Ahimè, già appena entrato ho notato l'infernale bolgia di clienti, divisi tra correntisti ed anonimi fruitori del servizio, tutti accaldati ed in cerca di un pò di frescura, chi sostando vicino all'ingresso, chi girovagando per l'area d'attesa sperando di beccare quell'alito di vento proveniente dalle finestre, i più rassegnati occupavano i posti a sedere.

    Mentre notavo con quanta lentezza gli impiegati servissero i clienti, vedo alzarsi l'addetta al mio sportello e sparire, stava servendo un ragazzo sulla trentina, che, sulle prime, mi è parso provenire dall'europa orientale.

    Dopo circa 20 minuti, la signora è tornata allo sportello con carta da pacchi, nastro e forbici, il ragazzo doveva spedire due pacchetti ma, essendo straniero, non conosceva le richieste dei nostri uffici, che non spediscono pacchetti non avvolti in qualche tipo di carta.

    Dopo aver fornito i dati per la spedizione, il ragazzo si attendeva due ricevute, una per ogni pacchetto, ma l'impiegata gliene ha fornita soltanto una. Lui ha cercato di chiedere l'altra, ma il suo italiano non è stato sufficiente, così si è voltato spaesato, cercando nella sala qualcuno che lo aiutasse.

    Ero dietro di lui ed in inglese mi sono offerto di dargli una mano, così ho scoperto che era tedesco e che mi ero sbagliato sulla sua nazionalità. In ogni caso gli faccio da interprete e spiego all'impiegata che lui sta chiedendo la seconda ricevuta, lei mi risponde che per la spedizione con "pacco ordinario, la ricevuta non è prevista".

    Il ragazzo sconsolato mi saluta con un sorriso e va via.

    Prima che ciò accadesse, stavo notando il rito che intercorre tra un cliente e l'altro: ogni volta che hanno terminato di servire qualcuno, gli impiegati non fanno scattare il numero per servire il cliente successivo, ma temporeggiano, controllano carte, si alzano, mettono a posto pacchi, oppure chiedono qualcosa a qualcuno che passa loro dietro o, ancora, scambiano 4 chiacchiere con i colleghi. Poi tornano a sedersi e, con estrema lentezza (sembra di guardare un rallenty) muovono il dito verso il pulsante che fa avanzare il contatore.

    La velocità arriva soltanto quando al numero chiamato non corrisponde cliente, allora inizia il balletto dei numeri che si susseguono a velocità supersonica, quasi che, quando chiamato, il cliente in attesa debba precipitarsi allo sportello in un battito di ciglia, pena la perdita del turno.

    Spazientito, ma per certi versi ironicamente divertito dal rito, ho cercato di cronometrarlo al meglio che potevo, beh, tra un cliente e l'altro, si arriva anche ad aspettare 5 minuti prima che il numeretto scatti di nuovo.....

    Non c'è che dire, viva l'(in)efficienza italiana!

  • La Nasa: "Un satellite cadra' sulla Terra"

    Giovanni Piccoli 4638 giorni fa

    TGCOM - Un vecchio satellite pesante 7 tonnellate rientrerà nell'atmosfera alla fine di settembre o ai primi di ottobre: la Nasa prevede che non si disintegrerà completamente e che alcuni detriti potranno cadere sulla Terra ma, al momento, non si può prevedere dove.

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     L'Upper Atmosphere Research Satellite (Uars), posto in orbita nel 1991 per studiare l'interazione tra l'atmosfera terrestre e il Sole, dimostrò la presenza dei buchi nell'ozono.

    Il satellite, costato 750 milioni di dollari, misurava infatti la concentrazione di gas, e dimostrò senza ombra di dubbio l'impatto dei Cfc nell'apertura dei buchi nella fascia di ozono sui poli. Spento nel 2005, Uars è rimasto in orbita inattivo. Ora si trova a 250 km di altezza con un'inclinazione di 57 gradi.

  • Un lavoro che non sapevate esistesse: il collaudatore di prostitute

    Gustavo 4603 giorni fa nel gruppo Curiosita' e perche'

    Un certo Jamie Rascone, ex DJ e modello, è stato assunto per fare un lavoro decisamente insolito:  si occupa del “controllo di qualità” in un bordello VIP di Santiago (Cile),  dove la prostituzione è legalizzata.

    collaudatore di prostitute

    Rascone è entrato in contatto con la proprietaria della casa di tolleranza, una certa Fiorella Companions, mentre stava scrivendo una storia sulla rivoluzione sessuale nel paese, quando gli è stato offerto di occuparsi del “colloquio finale” con le ragazze che si propongono per un lavoro.

    Perché entrare a fare parte delle lavoratrici del bordello di Madame Fiorella sembra tutt’altro che semplice: le candidate sono accuratamente selezionate tramite colloqui, test psicologici, oltre che selezione fotografica. Le cinque o sei che passano queste selezioni vengono poi “testate” da Jamie, che poi fa un dettagliato rapporto scritto a Madame Fiorella.

  • Tribute to Schettino

    laibach 4506 giorni fa

    Porta in alto la mano
    segui il tuo capitano,
    scappo con il pattino
    sono capitan Schettino..
    un passo avanti ondeggiando un passo in dietro affondando...
    mica faccio er bagnino, sono capitan Schettino!"

    ********

     

    Non sono fuggito, sono caduto nella scialuppa!”

     

    ********

  • Tribute to Schettino

    laibach 4506 giorni fa

    Porta in alto la mano
    segui il tuo capitano,
    scappo con il pattino
    sono capitan Schettino..
    un passo avanti ondeggiando un passo in dietro affondando...
    mica faccio er bagnino, sono capitan Schettino!"

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    Non sono fuggito, sono caduto nella scialuppa!”

     

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  • Truffa tramite SMS da Carta Si - CartaSid

    Gustavo 4483 giorni fa nel gruppo Segnalazioni Truffe e Frodi Online

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    Da qualche tempo sui cellulari degli  italiani sta arrivando il seguente messaggio truffa:

    —— SMS ——
    Da: CartaSi
    Ricevuto: XX xxx 2012 08:15
    Oggetto: Gentile cliente,

    Gentile cliente, la sua carta di credito
    e stata bloccata. Siete pregati di
    accedere al sito www.cartasid.com , per
    seguire la procedura di sblocco.

    Si tratta di una nuova forma di truffa informatica, il cosiddetto phishing, ma questa volta la novità è che il messaggio arriva via SMS. Dalla Banca Nazionale Slovacca nei giorni scorsi era già stato lanciato un allarme simile.

    La tecnica usata dai truffatori viene chiamata in inglese col termine mishing, contrazione di mobile phishing (pescare, ovvero truffare ingenui o distratti che abboccano). In pratica il mishing consiste nell’invio di SMS direttamente sui cellulari dei clienti delle banche, con un messaggio del tutto simile a quelli normalmente inviati dalle banche o dai gestori dellle carte di credito. Andando sul sito indicato, quasi del tutto corrispondente a quello “vero”, i truffatori chiederanno di compilare i dati della carta per poi procedere a prosciugare il credito residuo con operazioni illecite.

    Il dominio cartasid.com, è stato registrato  da una società  inesistente.

    IL consiglio è sempre di prestare massima attenzione verso tutti i messaggi che si ricevono, via e-mail, SMS, social network ecc. e di NON compilare mai richieste di questo tipo.

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

  • Tribute to Schettino

    laibach 4506 giorni fa

    Porta in alto la mano
    segui il tuo capitano,
    scappo con il pattino
    sono capitan Schettino..
    un passo avanti ondeggiando un passo in dietro affondando...
    mica faccio er bagnino, sono capitan Schettino!"

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    Non sono fuggito, sono caduto nella scialuppa!”

     

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