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  • Un'ora alle Poste Italiane

    Utente sconosciuto 3004 giorni fa

    Mi è toccato spedire una lettera, una semplice busta imbottica con dentro un CD per la mia fidanzata e, purtroppo, non avevo i francobolli, quindi m'è toccato recarmi all'ufficio postale (di pomeriggio è aperta soltanto la sezione centrale) di Pisa, città in cui al momento vivo.

    fila alla posta

    Ahimè, già appena entrato ho notato l'infernale bolgia di clienti, divisi tra correntisti ed anonimi fruitori del servizio, tutti accaldati ed in cerca di un pò di frescura, chi sostando vicino all'ingresso, chi girovagando per l'area d'attesa sperando di beccare quell'alito di vento proveniente dalle finestre, i più rassegnati occupavano i posti a sedere.

    Mentre notavo con quanta lentezza gli impiegati servissero i clienti, vedo alzarsi l'addetta al mio sportello e sparire, stava servendo un ragazzo sulla trentina, che, sulle prime, mi è parso provenire dall'europa orientale.

    Dopo circa 20 minuti, la signora è tornata allo sportello con carta da pacchi, nastro e forbici, il ragazzo doveva spedire due pacchetti ma, essendo straniero, non conosceva le richieste dei nostri uffici, che non spediscono pacchetti non avvolti in qualche tipo di carta.

    Dopo aver fornito i dati per la spedizione, il ragazzo si attendeva due ricevute, una per ogni pacchetto, ma l'impiegata gliene ha fornita soltanto una. Lui ha cercato di chiedere l'altra, ma il suo italiano non è stato sufficiente, così si è voltato spaesato, cercando nella sala qualcuno che lo aiutasse.

    Ero dietro di lui ed in inglese mi sono offerto di dargli una mano, così ho scoperto che era tedesco e che mi ero sbagliato sulla sua nazionalità. In ogni caso gli faccio da interprete e spiego all'impiegata che lui sta chiedendo la seconda ricevuta, lei mi risponde che per la spedizione con "pacco ordinario, la ricevuta non è prevista".

    Il ragazzo sconsolato mi saluta con un sorriso e va via.

    Prima che ciò accadesse, stavo notando il rito che intercorre tra un cliente e l'altro: ogni volta che hanno terminato di servire qualcuno, gli impiegati non fanno scattare il numero per servire il cliente successivo, ma temporeggiano, controllano carte, si alzano, mettono a posto pacchi, oppure chiedono qualcosa a qualcuno che passa loro dietro o, ancora, scambiano 4 chiacchiere con i colleghi. Poi tornano a sedersi e, con estrema lentezza (sembra di guardare un rallenty) muovono il dito verso il pulsante che fa avanzare il contatore.

    La velocità arriva soltanto quando al numero chiamato non corrisponde cliente, allora inizia il balletto dei numeri che si susseguono a velocità supersonica, quasi che, quando chiamato, il cliente in attesa debba precipitarsi allo sportello in un battito di ciglia, pena la perdita del turno.

    Spazientito, ma per certi versi ironicamente divertito dal rito, ho cercato di cronometrarlo al meglio che potevo, beh, tra un cliente e l'altro, si arriva anche ad aspettare 5 minuti prima che il numeretto scatti di nuovo.....

    Non c'è che dire, viva l'(in)efficienza italiana!

  • Figura di merda: Bologna; ruba il suo sangue all’ospedale perchè positivo all’alcol test

    Amedeo Genuflesso 4949 giorni fa nel gruppo Figura di merda

    Figura di merda: Bologna: ruba il suo sangue all’ospedale perchè positivo all’alcol test

     

    Figura di merda: Bologna; ruba il suo sangue all’ospedale perchè positivo all’alcol test

    Lo trovano che guida ubriaco, gli fanno l’alcol test e lui, per paura che gli ritirino la patente, va in ospedale e ruba la provetta col suo sangue “incriminato”.

    Gli è andata però male. Scoperto da un infermiere, è stato raggiunto dai carabinieri, gli stessi che qualche ora prima gli avevano fatto l’alcol-test. In manette è finito un 54enne residente nel Bolognese.

    L’uomo, che abita a Sant’Agata Bolognese, già tre anni fa era stato trovato alla guida in stato di ebbrezza. Domenica sera, verso le 21, è stato fermato dai militari sulla strada che collega San Giovanni in Persiceto a Sant’Agata, per un normale controllo: apparso subito un po’ alticcio, è stato sottoposto ai controlli anti alcol.

    Risultato positivo al “palloncino” eseguito in strada, l’uomo è stato poi accompagnato all’ospedale di San Giovanni per il prelievo del sangue. Dopo averlo fatto, è stato rimandato a casa.

    Poi, in piena notte, l’uomo ha deciso di tentare il furto. Tornato in ospedale verso le 3, è entrato nella stanza dei prelievi dove era stato poche ore prima, ha trovato la provetta con il suo sangue e l’ha portata via. Mentre usciva, però, ha incrociato un infermiere: il sanitario ha notato che si trattava di un estraneo e ha dato l’allarme.

    Il 54enne gli ha dato uno spintone ed è fuggito, ma poco dopo è stato raggiunto a casa sua dai carabinieri: l’uomo è stato arrestato per rapina impropria, oltre che sottoposto a un nuovo prelievo del sangue, visto che, come ha ammesso lui stesso, aveva gettato in mezzo ai campi il contenuto della provetta rubata all’ospedale.

    Fonte: blitzquotidiano.it

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