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Risultati per "tim"

Commenti

  • 'O Guerriero non ce l'ha fatta ...

    monica 5079 giorni fa

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    Pietro Taricone, l'attore 35enne,  precipitato nella tarda mattinata di lunedì dopo un lancio con il paracadute, non ce l'ha fatta, erano troppo gravi le lesioni riportate... I medici hanno cercato in tutti i modi di salvargli la vita con una lunghissima operazione. E' morto questa notte all'ospedale di Terni.

     

     

     

  • Da dieci anni mangia solo patatine

    Gustavo 5059 giorni fa

    ...no non sto parlando di Rocco Siffredi ma di Debbie Taylor, cameriera di un hotel a Harlow, in Essex (Gran Bretagna)

    La trentenne da dieci anni mangia solo patatine di marca Monster Munch.

    Mangia solo patatine

    Anche al ristorante ordina patatine, e quando il fidanzato la portò in vacanza si portò le patatine in un'apposita valigia.

    "So che sembra strano, ma io amo le patatine"

    "La mia famiglia ha provato di tutto per farmi mangiare qualcosa di diverso, ma ormai sono abituata a mangiare le Monster Munch e non c'è alcun modo di farmi mangiare una pizza o del pesce"

  • Vita spericolata, vita da mediano, vita da ruffiano...

    Sergio Neddi 5017 giorni fa

    Tratto da: https://trapaniligny-nanai.blogspot.com/

    Vita spericolata, vita da mediano, vita da ruffiano...

    C’è chi conduce una vita spericolata, chi una vita da mediano, chi una vita da ruffiano.
    Vasco ha cantato la prima, Liga la seconda, io immodestamente la terza Vita da ruffiano

    Una vita da ruffiano
    A cercar sempre padroni
    Sempre senza i pantaloni
    A leccare i culi buoni Una vita da ruffiano
    A trombare il collega
    E a chi non si adegua
    E vabbè, chissenefrega Lì
    Sempre lì
    Lì a leccare
    E otterrai, stai lì Una vita da ruffiano
    Col tuo agire da rapace
    Ad aver ciò che ti piace
    Anche se sei un incapace Una vita da ruffiano
    A leccare il tuo datore
    A incensare il direttore
    A lisciare l’allenatore Lì
    Sempre lì Lì a leccare
    E otterrai, stai lì, stai lì
    Sempre lì
    Lì a leccare
    E otterrai, e otterrai, stai lì Una vita da ruffiano
    E impartisci poi lezioni
    Ma non romperci i coglioni
    Siamo stufi di cialtroni Una vita da ruffiano
    Con gli avanzi di carriera
    Anni di leccaggio ma rimarrai un
    Avanzo di galera Lì
    Sempre lì
    Lì a leccare
    E otterrai, stai lì, stai lì
    Sempre lì
    Lì a leccare
    E otterrai, e otterrai, stai lì

  • Frasi d'amore

    monica 3158 giorni fa

    Oggi mi sento stranamente romantica...

    coppia romantica

    • Esprimere il mio amore per te a parole sarebbe limitarlo ... preferisco dimostrartelo con i fatti.
    • Grazie, perché ogni tuo gesto è pieno d'amore e di passione per me.
    • Immagino i tuoi occhi, e vedo ancora tutte le stelle del firmamento.
    • Ti ho lasciato un bacio nell'aria, prendilo quando lo vorrai...
    • A volte guardo il cielo con le sue stelle, splendide, e mi chiedo: "Perché esistono?"
      Poi ne ho conosciuta una qui sulla terra ed ho capito il perché!
      Per illuminare l’universo cosi come tu illumini la mia vita... !
    • Una notte mi è apparso un angelo il quale mi ha detto di spezzare il mio cuore in tanti piccoli pezzettini e donarli alle persone che amo di più. Ecco, il pezzo più grande voglio donarlo a te per dirti quanto ti amo!

     

  • 11/9, pastore Usa: Bruciamo il Corano

    laibach 5008 giorni fa

    Un pastore battista Usa sfida il mondo islamico, invitando gli americani a "bruciare in piazza il Corano" per onorare le vittime dell'11 settembre. Contro l'iniziativa di padre Terry Jones,  si sono subito scagliati l'Iran, ma anche il sindaco di New York e la Casa Bianca, preoccupata per le possibili ripercussioni. 

    image


    Nonostante siano sempre più numerose e autorevoli le voci di coloro che lo invitano a soprassedere (dall'Osservatore Romano alle Comunita' Islamiche d'America, dal comandante delle forze internazionali in Afghanistan, generale David Petraeus, a quello della Nato, Anders Rasmussen), padre Terry Jones sembra però intenzionato ad andare fino in fondo.

    "Per onorare in modo veramente cristiano le vittime degli attentati del 2001", nel dettaglio il prossimo 11 settembre il religioso ha invitato i suoi fedeli a "raccogliersi in preghiera per bruciare insieme in piazza una copia del Corano.

    Secondo padre Jones, è venuto il tempo di "lanciare un messaggio chiaro ai musulmani radicali" del mondo: "Sappiano che l'America non tollererà più la loro jihad - ha ribadito alla CNN -. Non vogliamo offendere nessuno. Ma dire che siamo offesi quando bruciano in piazza la nostra bandiera o la Bibbia. Loro non hanno problemi a farlo. Perché dovremmo averne noi?".

     

    Fonte

  • Quanto sei acculturato? scoprilo con un quiz

    Gustavo 202 giorni fa

    Sei ignorante o istruito? Scoprilo con questo veloce quiz!

    quiz

    Istruzioni: cerchia con un pennarello le risposte che riteni corrette, in basso trovi le soluzioni esatte, non sbirciare! Alla fine ricordati di postare un commento con il numero di risposte esatte!


    1. Quanto durò la "Guerra dei cent'anni"?
    116 anni
    99 anni
    100 anni
    150 anni

    2. In quale paese si trova il "Cappello di Panama"?
    Brasile
    Cile
    Panama
    Ecuador

    3. In quale mese dell'anno i russi festeggiano la "Rivoluzione d'ottobre"?
    Gennaio
    Settembre
    Ottobre
    Novembre

    4. Qual era il nome del re "Giorgio V"?
    Alberto
    Giorgio
    Manuele
    Giona

    5. Da quale animale prendono il nome le Isole Canarie?
    Canarino
    Canguro
    Cavallo
    Cane


     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     


     

    Ecco le risposte esatte:

    1. La "Guerra dei cent'anni" duro 116 anni, dal 1337 al 1453.
    2. Il "Cappello di Panama" si trova in Ecuador.
    3. La ricorrenza della "Rivoluzione d'ottobre" cade il 7 novembre.
    4. Il vero nome di re Giorgio IV era Alberto, il re cambio nome nel 1936.
    5. Le Isole Canarie prendono il nome dal cane, in latino canis.

    Posta il numero di risposte esatte!!! ;)

  • Mercurio, il metallo controverso!

    banana trentatre 4985 giorni fa

    image

    Oggi sono venuto a conoscenza di un fatto che mi ha fatto piuttosto incazzare.

    Premessa: A partire dal 3 aprile 2009 i termometri a mercurio (che è un metallo considerato dannoso per la salute) sono stati banditi dal mercato italiano, secondo quanto previsto da una direttiva dell'Unione Europea, applicata attraverso l'entrata in vigore del decreto ministeriale formulato il 30 luglio 2008.

    Vi sarete sicuramente accorti che nei negozi i termometri a mercurio non si trovano più, costringendoci ad acquistare ed usare i (permettetemi il termine) schifossimi termometri di nuova generazione... si quelli forniti di batteria (scarica proprio quando hai la febbre), display e... altoparlante che "dovrebbe" segnalare l'avvenuta misurazione della temperatura corporea.

    Dico dovrebbe perchè (quando funziona) lo squittio è talmente sottile da passare del tutto inosservato.

    Mi sarò trovato male perchè ho usato termometri digitali di fascia bassa? Beh, un termometro al mercurio costava qualche euro, perchè dovrei pagare di più per il modello digitale?

    Se non cade a terra un termometro a mercurio è eterno, funziona sempre e in qualsisasi condizione... uno digitale ben che vada durerà... quanto? ditemelo voi...

    Va bene... un sacrificio sopportabile quando si tratta di salvaguardare la salute e l'ambiente...

    Salvo poi scoprire che il funzionamento delle lampade a risparmio energetico (erroneamente chiamate lampade al neon o tubi al neon) è dovuto principalmente alla presenza di vapori di MERCURIO!!!

    Dal 1° settembre 2009 la normativa europea sull’Ecodesign o direttiva EUP (Energy Using Products) 2005/32/EC impone la progressiva dismissione delle lampadine a incandescenza.

    A voi le conclusioni... sono graditi i commenti...

  • Come riconoscere un ictus cerebrale

    Gustavo 3184 giorni fa

    Durante una grigliata Federica cade.
    Qualcuno vuole chiamare l'ambulanza ma Federica rialzandosi dice di essere
    inciampata con le scarpe nuove.
    Siccome era pallida e tremante la aiutammo a rialzarsi.
    Federica trascorse il resto della serata serena ed in allegria.
    Il marito di Federica mi telefonò la sera stessa dicendomi che aveva sua moglie in ospedale.
    Verso le 23.00 mi richiama e mi dice che Federica è deceduta.

    ictus svenimento

    Federica ha avuto un ictus cerebrale durante la grigliata.
    Se gli amici avessero saputo riconoscere i segni di un ictus, Federica sarebbe ancora viva.

     

    La maggior parte delle persone non muoiono immediatamente.
    Basta 1 minuto per leggere il seguito:

    Un neurologo sostiene che se si riesce ad intervenire entro tre ore dall'attacco si può facilmente porvi rimedio.
    Il trucco è riconoscere per tempo l'ictus!!!
    Riuscire a diagnosticarlo e portare il paziente entro tre ore in terapia.
    Cosa che non è facile.

     

    riconoscere un ictus cerebrale



    Nei prossimi 4 punti vi è il segreto per riconoscere se qualcuno ha avuto un'ictus cerebrale:

    * Chiedete alla persona di sorridere (non ce la farà);

    * Chiedete alla persona di pronunciare una frase completa (esempio: oggi è una bella giornata) e non ce la farà;


    * Chiedete alla persona di alzare le braccia (non ce la farà o ci riuscirà solo parzialmente);

    * Chiedete alla persona di mostrarvi la lingua (se la lingua è gonfia o la
    muove solo lateralmente è un segno di allarme).
    Nel caso si verifichino uno o più dei sovra citati punti chiamate immediatamente il pronto soccorso.
    Descrivete i sintomi della persona al telefono.

    Un medico sostiene che se mandate questa è- mail  ad almeno 10 persone, si può essere certi che avremmo salvato la vita di Federica, ed eventualmente anche la nostra.

    Quotidianamente mandiamo tanta spazzatura in giro per il web, stavolta si tratta di una causa giusta, usiamo i collegamenti  per essere d'aiuto a noi ed agli altri.

    se ti piace, linka e condividi questo articolo:

  • Un'ora alle Poste Italiane

    Utente sconosciuto 3016 giorni fa

    Mi è toccato spedire una lettera, una semplice busta imbottica con dentro un CD per la mia fidanzata e, purtroppo, non avevo i francobolli, quindi m'è toccato recarmi all'ufficio postale (di pomeriggio è aperta soltanto la sezione centrale) di Pisa, città in cui al momento vivo.

    fila alla posta

    Ahimè, già appena entrato ho notato l'infernale bolgia di clienti, divisi tra correntisti ed anonimi fruitori del servizio, tutti accaldati ed in cerca di un pò di frescura, chi sostando vicino all'ingresso, chi girovagando per l'area d'attesa sperando di beccare quell'alito di vento proveniente dalle finestre, i più rassegnati occupavano i posti a sedere.

    Mentre notavo con quanta lentezza gli impiegati servissero i clienti, vedo alzarsi l'addetta al mio sportello e sparire, stava servendo un ragazzo sulla trentina, che, sulle prime, mi è parso provenire dall'europa orientale.

    Dopo circa 20 minuti, la signora è tornata allo sportello con carta da pacchi, nastro e forbici, il ragazzo doveva spedire due pacchetti ma, essendo straniero, non conosceva le richieste dei nostri uffici, che non spediscono pacchetti non avvolti in qualche tipo di carta.

    Dopo aver fornito i dati per la spedizione, il ragazzo si attendeva due ricevute, una per ogni pacchetto, ma l'impiegata gliene ha fornita soltanto una. Lui ha cercato di chiedere l'altra, ma il suo italiano non è stato sufficiente, così si è voltato spaesato, cercando nella sala qualcuno che lo aiutasse.

    Ero dietro di lui ed in inglese mi sono offerto di dargli una mano, così ho scoperto che era tedesco e che mi ero sbagliato sulla sua nazionalità. In ogni caso gli faccio da interprete e spiego all'impiegata che lui sta chiedendo la seconda ricevuta, lei mi risponde che per la spedizione con "pacco ordinario, la ricevuta non è prevista".

    Il ragazzo sconsolato mi saluta con un sorriso e va via.

    Prima che ciò accadesse, stavo notando il rito che intercorre tra un cliente e l'altro: ogni volta che hanno terminato di servire qualcuno, gli impiegati non fanno scattare il numero per servire il cliente successivo, ma temporeggiano, controllano carte, si alzano, mettono a posto pacchi, oppure chiedono qualcosa a qualcuno che passa loro dietro o, ancora, scambiano 4 chiacchiere con i colleghi. Poi tornano a sedersi e, con estrema lentezza (sembra di guardare un rallenty) muovono il dito verso il pulsante che fa avanzare il contatore.

    La velocità arriva soltanto quando al numero chiamato non corrisponde cliente, allora inizia il balletto dei numeri che si susseguono a velocità supersonica, quasi che, quando chiamato, il cliente in attesa debba precipitarsi allo sportello in un battito di ciglia, pena la perdita del turno.

    Spazientito, ma per certi versi ironicamente divertito dal rito, ho cercato di cronometrarlo al meglio che potevo, beh, tra un cliente e l'altro, si arriva anche ad aspettare 5 minuti prima che il numeretto scatti di nuovo.....

    Non c'è che dire, viva l'(in)efficienza italiana!

  • Un'ora alle Poste Italiane

    Utente sconosciuto 3016 giorni fa

    Mi è toccato spedire una lettera, una semplice busta imbottica con dentro un CD per la mia fidanzata e, purtroppo, non avevo i francobolli, quindi m'è toccato recarmi all'ufficio postale (di pomeriggio è aperta soltanto la sezione centrale) di Pisa, città in cui al momento vivo.

    fila alla posta

    Ahimè, già appena entrato ho notato l'infernale bolgia di clienti, divisi tra correntisti ed anonimi fruitori del servizio, tutti accaldati ed in cerca di un pò di frescura, chi sostando vicino all'ingresso, chi girovagando per l'area d'attesa sperando di beccare quell'alito di vento proveniente dalle finestre, i più rassegnati occupavano i posti a sedere.

    Mentre notavo con quanta lentezza gli impiegati servissero i clienti, vedo alzarsi l'addetta al mio sportello e sparire, stava servendo un ragazzo sulla trentina, che, sulle prime, mi è parso provenire dall'europa orientale.

    Dopo circa 20 minuti, la signora è tornata allo sportello con carta da pacchi, nastro e forbici, il ragazzo doveva spedire due pacchetti ma, essendo straniero, non conosceva le richieste dei nostri uffici, che non spediscono pacchetti non avvolti in qualche tipo di carta.

    Dopo aver fornito i dati per la spedizione, il ragazzo si attendeva due ricevute, una per ogni pacchetto, ma l'impiegata gliene ha fornita soltanto una. Lui ha cercato di chiedere l'altra, ma il suo italiano non è stato sufficiente, così si è voltato spaesato, cercando nella sala qualcuno che lo aiutasse.

    Ero dietro di lui ed in inglese mi sono offerto di dargli una mano, così ho scoperto che era tedesco e che mi ero sbagliato sulla sua nazionalità. In ogni caso gli faccio da interprete e spiego all'impiegata che lui sta chiedendo la seconda ricevuta, lei mi risponde che per la spedizione con "pacco ordinario, la ricevuta non è prevista".

    Il ragazzo sconsolato mi saluta con un sorriso e va via.

    Prima che ciò accadesse, stavo notando il rito che intercorre tra un cliente e l'altro: ogni volta che hanno terminato di servire qualcuno, gli impiegati non fanno scattare il numero per servire il cliente successivo, ma temporeggiano, controllano carte, si alzano, mettono a posto pacchi, oppure chiedono qualcosa a qualcuno che passa loro dietro o, ancora, scambiano 4 chiacchiere con i colleghi. Poi tornano a sedersi e, con estrema lentezza (sembra di guardare un rallenty) muovono il dito verso il pulsante che fa avanzare il contatore.

    La velocità arriva soltanto quando al numero chiamato non corrisponde cliente, allora inizia il balletto dei numeri che si susseguono a velocità supersonica, quasi che, quando chiamato, il cliente in attesa debba precipitarsi allo sportello in un battito di ciglia, pena la perdita del turno.

    Spazientito, ma per certi versi ironicamente divertito dal rito, ho cercato di cronometrarlo al meglio che potevo, beh, tra un cliente e l'altro, si arriva anche ad aspettare 5 minuti prima che il numeretto scatti di nuovo.....

    Non c'è che dire, viva l'(in)efficienza italiana!

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