Stavano improvvisando canti popolari
La Siae ha fatto una multa di 205 euro a 14 bambini di Chernobyl per  violazione del diritto d´autore. I piccoli, di età compresa tra i 7 e 12  anni, avevano preparato un piccolo spettacolo per dire grazie alle  famiglie da cui erano stati ospitati. Con una canzone in bielorusso. Le  piccole casse di un computer portatile diffondevano una canzone  popolare. E loro, sulla base musicale, avevano iniziato a cantare le  prime strofe per salutare le persone che si erano prese cura di loro per  quasi un mese.
 I bambini per tutto agosto sono stati ospiti di 14 famiglie di Noci e  Martina Franca che hanno aderito al progetto di solidarietà di  Legambiente. Domenica 27 era il giorno dei saluti. La Società operaia ha  prestato gratuitamente il suo locale nel centro storico di Martina  Franca. E lì si sono trovati tutti insieme per l´ultima volta i bambini  bielorussi, le loro “famiglie” italiane e tutti quelli a cui i bambini  volevano dire grazie. Una sessantina di persone in tutto quelli presenti  alla festicciola improvvisata. Del tipo: ognuno porta una cosa. Poi i  bambini, che da giorni si organizzavano con le due accompagnatrici,  hanno indossato abiti buffi fatti di carta igienica e piatti di plastica  e dalle casse del portatile era partita la musica.

Mentre i bambini cantavano “Viva la gente” e un brano popolare  bielorusso, nel locale della Società operaia si è affacciato un estraneo  che poi si è presentato come 
«dottor Francesco Disanto, titolare  dell´ufficio SIAE di Martina Franca».
E’ arrivato lì, di domenica sera,  perché nessuno dei bambini bielorussi aveva chiesto l´autorizzazione a  esibirsi alla Società italiana degli autori e editori. «Abbiamo cercato  tranquillamente di spiegare che la festa era stata improvvisata alla  buona – spiega Michele Massafra, referente territoriale dell´iniziativa  benefica – e soprattutto gli abbiamo fatto presente che quella era la  nostra serata dei saluti e i bambini avevano pensato di farci questa  sorpresa». Ma Disanto non ha ammesso ragioni. Nel verbale arrivato il  giorno dopo per raccomandata alla sede della società operaia per oggetto  c´è scritto: «Tutela del diritto d´autore, manifestazione per bambini  “Progetto accoglienza di Chernobyl” con esecuzioni musicali».
 Per il titolare dell´ufficio Siae di Martina Franca i bambini bielorussi  avevano violato l´articolo 17 della legge numero 633 del 1941. Il reato  che gli è stato contestato è quello di esecuzioni di opera di ingegno  senza preventiva autorizzazione dell´autore. Bielorusso. «Una decisione  sconcertante – denuncia Angela Lobefaro responsabile pugliese di  Legambiente Solidarietà – soprattutto a conclusione di una meravigliosa  esperienza . Vorrà dire che la Siae si terrà i soldi e noi, nella mente,  l´indelebile ricordo dei sorrisi di quei bambini».

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