4330 giorni fa
2086 giorni fa
Wineowine cerca assaggiatori vini, ma non li trova
...questo lavoro. Si chiama Wineowine, azienda romana nata nel 2014&nbs...rà in tutte le regioni, e l’azienda ha intenzione di premiare&nbs...avevamo già raccontato dell’azienda che cerca un esperto soc...2603 giorni fa
2897 giorni fa
Troppi pesticidi? Colpa nostra!
...iuttosto interessante:La tipica famiglia italiana "moglie marito e figlioletto" si reca da un fruttivendolo in campagna. Avete presente la tipica azienda familiare che vende prodotti...3 giorni fa
Smartwatch Vs. Orologio analogico
...ogico. Utilizzando un'estetica accattivante per attrarre il cliente, l'azienda ha aggiunto l’emozione...cia di acquirenti, è necessario convincere i consumatori che un'azienda di orologi tradizionale &egra...1231 giorni fa
Conservazione dei dati sicura e flessibile con Backup in Cloud di Maggioli
...rsonalizzata, ed è declinabile in base agli obiettivi della tua azienda. Ciò significa che&nbs...esentata dal servizio di supporto offerto dal Gruppo Maggioli: l’azienda dispone di un team dedicato a...1607 giorni fa
Promo Toner Pantum: Scegli il tuo regalo di Natale con Prink
...tranno scegliere un omaggio tra due oggetti di grande valore. L’azienda infatti non si è limit...i avere le mani libere per usare anche lo smartphone. Quando un’azienda decide di differenziarsi nel...1613 giorni fa
Sistemi & Consulenze Servizi per la QualitÃ
...ienza sul campo, aiuta la tua azienda ad affrontare il mercato con...ttivi e politiche, diversi da azienda ad azienda. Le aziende si so...artiamo da quello che l’azienda già fa generando una s...tà, rispetto della tua azienda e del lavoro di tutti Compet...3003 giorni fa
Porsche 911 (1990) trasformata in 911 del 1973 by Carrozzeria Corato, che spettacolo!
...11 del 1990 riportata, sotto il profilo estetico, al 1973 utilizzando solo componentistica originale. Curiosi i cerchi Fuchs, ristampati dall'azienda tedesca, con stile "old" ma t...2451 giorni fa
2576 giorni fa
Mi è toccato spedire una lettera, una semplice busta imbottica con dentro un CD per la mia fidanzata e, purtroppo, non avevo i francobolli, quindi m'è toccato recarmi all'ufficio postale (di pomeriggio è aperta soltanto la sezione centrale) di Pisa, città in cui al momento vivo.
Ahimè, già appena entrato ho notato l'infernale bolgia di clienti, divisi tra correntisti ed anonimi fruitori del servizio, tutti accaldati ed in cerca di un pò di frescura, chi sostando vicino all'ingresso, chi girovagando per l'area d'attesa sperando di beccare quell'alito di vento proveniente dalle finestre, i più rassegnati occupavano i posti a sedere.
Mentre notavo con quanta lentezza gli impiegati servissero i clienti, vedo alzarsi l'addetta al mio sportello e sparire, stava servendo un ragazzo sulla trentina, che, sulle prime, mi è parso provenire dall'europa orientale.
Dopo circa 20 minuti, la signora è tornata allo sportello con carta da pacchi, nastro e forbici, il ragazzo doveva spedire due pacchetti ma, essendo straniero, non conosceva le richieste dei nostri uffici, che non spediscono pacchetti non avvolti in qualche tipo di carta.
Dopo aver fornito i dati per la spedizione, il ragazzo si attendeva due ricevute, una per ogni pacchetto, ma l'impiegata gliene ha fornita soltanto una. Lui ha cercato di chiedere l'altra, ma il suo italiano non è stato sufficiente, così si è voltato spaesato, cercando nella sala qualcuno che lo aiutasse.
Ero dietro di lui ed in inglese mi sono offerto di dargli una mano, così ho scoperto che era tedesco e che mi ero sbagliato sulla sua nazionalità. In ogni caso gli faccio da interprete e spiego all'impiegata che lui sta chiedendo la seconda ricevuta, lei mi risponde che per la spedizione con "pacco ordinario, la ricevuta non è prevista".
Il ragazzo sconsolato mi saluta con un sorriso e va via.
Prima che ciò accadesse, stavo notando il rito che intercorre tra un cliente e l'altro: ogni volta che hanno terminato di servire qualcuno, gli impiegati non fanno scattare il numero per servire il cliente successivo, ma temporeggiano, controllano carte, si alzano, mettono a posto pacchi, oppure chiedono qualcosa a qualcuno che passa loro dietro o, ancora, scambiano 4 chiacchiere con i colleghi. Poi tornano a sedersi e, con estrema lentezza (sembra di guardare un rallenty) muovono il dito verso il pulsante che fa avanzare il contatore.
La velocità arriva soltanto quando al numero chiamato non corrisponde cliente, allora inizia il balletto dei numeri che si susseguono a velocità supersonica, quasi che, quando chiamato, il cliente in attesa debba precipitarsi allo sportello in un battito di ciglia, pena la perdita del turno.
Spazientito, ma per certi versi ironicamente divertito dal rito, ho cercato di cronometrarlo al meglio che potevo, beh, tra un cliente e l'altro, si arriva anche ad aspettare 5 minuti prima che il numeretto scatti di nuovo.....
Non c'è che dire, viva l'(in)efficienza italiana!
Il dominio internet Mediaset.com non torna a Mediaset: un collegio di saggi dell'organizzazione mondiale per la proprietà intellettuale, Wipo, respinge il ricorso per la riassegnazione.
Si tratta di una battaglia legale iniziata un anno fa. Lo scorso agosto il gruppo Fenicius Llc, con sede nel Delaware, negli Stati Uniti, registra Mediaset.com attraverso un'asta online dopo un mancato rinnovo: la procedura è avvenuta con l'aiuto di un'altra società, Moniker.com, specializzata nella ricerca di indirizzi internet rimasti liberi che possono essere aggiudicati durante contrattazioni sul web.
A novembre l'azienda di Cologno Monzese chiede l'intervento del Wipo: ricorda la possibile confusione con il marchio Mediaset e sostiene la malafede di Didier Madiba, rappresentante legale di Fenicius Llc, durante la fase di registrazione e nell'uso attuale dello spazio web, rimasto inattivo.
La difesa del gruppo degli Stati Uniti era affidata a uno studio specializzato nelle battaglie giudiziarie online, ESQwire: Madiba ha replicato che aveva richiesto il dominio per vendere "media sets": sostiene che sia una parola generica, utilizzata anche da altre imprese. Ma negli ultimi mesi non ha potuto mettere in pratica i suoi progetti imprenditoriali a causa di una grave malattia. Secondo il collegio dei saggi del Wipo non è dimostrata la malafede: mancano fatti o esempi specifici per verificarla. E respinge la domanda di Mediaset.
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