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    ...e condotte tipiche dello stalking configurano il reato di "atti persecutori" (art. 612-bis c.p.), introdotto con il D.L. 23 febbraio 2009, n. 11 (decreto Maroni) Pena prevista: reclu...

    2709 giorni fa

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  • NULLITA' CARTELLE EQUITALIA. UN PO' DI CHIAREZZA

    Gustavo 3799 giorni fa nel gruppo Equitalia class action

    Segnaliamo, non senza una certa soddisfazione, che la più recente giurisprudenza tributaria si sta assestando, in tema di notifiche delle cartelle di pagamento a mezzo posta, su posizioni da tempo sostenute da ACU Piemonte.

    E' bene fare un po' di chiarezza sull'argomento.

    Hanno fatto recentemente notizia alcune pronunce della giurisprudenza di merito secondo le quali sono da ritenersi nulle le cartelle notificate a mezzo posta da Equitalia se:

    • notificate direttamente da Equitalia mediante spedizione di raccomandata, senza avvalersi dei soggetti legittimati ed indicati dall'art. 26 D.P.R. n. 602/1973 (così CTP Lombardia n. 61/22/10, CTP Lecce n. 909/5/09, Tribunale di Rossano 8/1/2008). Secondo tali pronunce, sebbene l'art. 26, comma 1, D.P.R. 29 settembre 1973, n. 602, rubricato "Notificazione della cartella di pagamento", preveda la possibilità, per gli Agenti della riscossione, di notificare i propri atti per posta mediante invio di raccomandata con avviso di ricevimento, esso, tuttavia, individua espressamente quali agenti notificatori gli ufficiali della riscossione o altri soggetti abilitati dal concessionario nelle forme previste dalla legge ovvero, previa eventuale convenzione tra comune e concessionario, i messi comunali o gli agenti della polizia municipale. In base all'art. 26, comma 1, citato, quindi, la notificazione deve sempre essere effettuata da un agente notificatore abilitato, il quale può anche avvalersi del servizio postale, mentre sono certamente illegittime le notifiche eseguite a mezzo del servizio postale direttamente e non tramite agente all'uopo abilitato. Mentre infatti il primo periodo del comma 1 dell'art. 26 si limiterebbe a individuare - con un'elencazione tassativa - i soggetti legittimati all'esecuzione della notifica, il secondo periodo del comma 1 indicherebbe il modo attraverso il quale i soggetti di cui al periodo precedente possono eseguirla. Sempre secondo le sentenze in commento, le condizioni di cui all'art. 26 sarebbero tassative, con conseguente giuridica inesistenza della notifica eseguita a mezzo posta senza l'ausilio dei soggetti puntualmente individuati dalla legge (art. 26, comma 1, DPR n. 602/73), ossia:

      • gli Ufficiali della riscossione;
      • gli Agenti della Polizia Municipale;
      • i Messi Comunali, previa convenzione tra Comune e Concessionario;
      • altri soggetti abilitati dal Concessionario nelle forme previste dalla legge.
    • parimenti sono nulle le cartelle in cui manchi la relazione di notifica: chi ha avuto modo di ricevere cartelle a mezzo posta ha potuto verificare di persona come nella cartella esista, solitamente nella prima pagina, un apposito spazio da compilare nel quale l'agente notificatore dovrebbe riportare il dettaglio delle operazioni di notifica (data, ora, persona cui il plico viene consegnato, ecc,); tale spazio viene compilato direttamente dall'agente notificatore nel caso di notifiche a mani del destinatario (o di persona di famiglia/addetta all'ufficio/custode in caso di sua temporanea assenza); solitamente tale parte non risulta compilata quando le cartelle vengono recapitate tramite il servizio postale. Ebbene, alcune sentenze hanno stabilito che a relata in bianco e la mancanza di sottoscrizione del notificatore determinano la nullità della cartella per difetto insanabile di notifica. E' il principio espresso dalla Commissione Tributaria Provinciale di Roma, Sezione 29, con la sentenza n. 54 depositata l'8 febbraio 2011 in coerenza con l'orientamento giurisprudenziale già espresso da diverse Commissioni Tributarie.

    • Per la validità della notifica è dunque necessario che la relata di notifica sia correttamente compilata e sottoscritta dal notificatore e, pertanto, anche nel caso in cui si volesse ritenere che l'Agente della riscossione possa effettuare la notificazione senza avvalersi di un soggetto all'uopo abilitato, è comunque necessario che l'agente della notificazione compili correttamente la relata di notificazione e la sottoscriva.

    • In difetto di tali elementi l'atto è nullo per inesistenza della notifica che qualifica un vizio insanabile dell'atto impugnato.

    I rilievi di cui sopra hanno importanti risvolti pratici; innanzi tutto consentono di impugnare anche cartelle di pagamento per le quali siano scaduti i termini perentori di impugnazione (solitamente 60 giorni dalla notifica); ciò in quanto la notifica della cartella affetta da vizi quali quelli sopra è giuridicamente inesistente.

    In secondo luogo, se valida notifica non vi è stata, non vi è stato neppure effetto interruttivo della prescrizione, con la conseguenza che dei crediti portati in cartella si possa far valere la prescrizione.

    Per completezza va detto che i suddetti orientamenti, sebbene espressi da sempre più diffuse sentenze delle commissioni tributarie locali, non sono allo stato ancora state recepite dalla Cassazione; non si può escludere tuttavia che anche la Suprema Corte possa con il tempo avallare la linea interpretativa, rigorosa e garantista, sposata da un numero sempre crescente di giudici di merito.

     

    Fonte

  • Rottamazione cartelle Equitalia prolungata fino al 21 aprile 2017

    Gustavo 2626 giorni fa nel gruppo Equitalia class action

    Rottamazione Equitalia 2017: per le domande di adesione alla definizione agevolata delle cartelle si fa sempre più possibile una proroga della scadenza e una procedura più agevole per le imprese in merito al rilascio del Durc.

    Nello stesso giorno in cui il Governo si apre a modifiche rispetto a quanto disposto dal D.L. 193/2016 arriva la circolare n. 2/E dell’Agenzia delle Entrate con importanti chiarimenti in merito ai carichi ammessi alla rottamazione.

    rottamazione equitalia prorogata

    Termine di invio della domanda di rottamazione Equitalia che potrebbe slittare dal 31 marzo al 21 aprile 2017 e, per il viceministro dell’Economia Pierluigi Casero si tratterebbe di una possibilità a tutto vantaggio sia dei contribuenti che dello Stato.

    La proposta del Movimento 5 Stelle potrebbe essere inserita, con un emendamento, in fase di discussione del decreto terremoto. Tra le novità anche la procedura semplificata per il rilascio del Durc a chi aderirà alla definizione agevolata dei ruoli.

    La possibile proroga della rottamazione Equitalia 2017, di cui già negli scorsi giorni erano arrivate le prime richieste da parte dei Caf autorizzati all’invio delle istanze, arriva dopo l’aumento delle domande inviate durante gli scorsi giorni. Gli sportelli Equitalia, proprio per rispondere alle richieste di sempre più contribuenti di chiarimenti in merito alla rottamazione delle cartelle, resteranno aperti due ore in più nel pomeriggio.

    I prossimi giorni saranno decisivi ma, come in realtà in molti già ipotizzavano, la rottamazione Equitalia è soltanto all’inizio: lo Stato punta ad incassare 3,4 miliardi di euro in due anni, cifra che se raggiunta potrebbe comportare anche una seconda fase di condono per i debiti fiscali.

    La notizia della possibile proroga per l’invio delle domande di rottamazione delle cartelle Equitalia arriva nello stesso giorno in cui l’Agenzia delle Entrate diffonde un comunicato stampa con chiarimenti in merito alla definizione agevolata dei ruoli.


    Proroga al 21 aprile 2017 e Durc semplificato. 

    Ecco le novità: In concomitanza alla pubblicazione da parte dell’Agenzia delle Entrate della circolare n. 2/E con importanti chiarimenti sulla rottamazione Equitalia 2017, arrivano buone notizie da parte del Governo: non soltanto la proroga della scadenza per l’invio delle domande al 21 aprile, ma anche la semplificazione per il rilascio del Durc alle imprese che aderiranno alla sanatoria dei ruoli.

    Arriva l’approvazione, da parte della commissione Finanzia della Camera alla risoluzione presentata dal M5S ma per l’ufficialità della proroga bisognerà attendere: nonostante il parere positivo di Casero e della Commissione, è necessario che l’emendamento, da inserire nel decreto terremoto, venga approvato e soprattutto ritenuto ammissibile. Nello stesso emendamento sarà contenuta inoltre una novità esclusivamente per le popolazioni colpite dal terremoto: le rate non saranno 5 ma 48.

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